Il Centro culturale Paolo VI, con il patrocinio della Diocesi di Como e del Comune di Como, propone, lunedì 8 maggio, alle ore 21, in Biblioteca comunale a Como (Piazzetta Venosto Lucati 1) un incontro nell’ambito delle iniziative per il quinto centenario dell’inizio della Riforma protestante a partire da un approfondimento degli aspetti artistici e rituali che interessarono quel periodo.
Se, infatti, numerosi sono stati, nel corso di quest’anno sia i convegni dedicati alla figura e al pensiero di Lutero – allo scopo di eliminarne pregiudizi o incrostazioni storiografiche – sia i momenti più prettamente religiosi per favorire il dialogo ecumenico, non secondario rimane conoscere il cambiamento epocale che da quel 1517 interessò anche la storia artistica. Una rivoluzione culturale che ha riguardato innanzitutto le architetture e le immagini sacre e che ha caratterizzato profondamente anche la storia e l’arte del territorio comasco.
Introdotto da don Andrea Straffi, direttore dell’Ufficio dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Como e docente di arte cristiana presso il Seminario vescovile di Como, interverrà uno studioso marchigiano, don Giorgio Carini, docente di teologia dell’arte presso l’Istituto teologico di Ancona. Sacerdote della Diocesi di San Benedetto del Tronto, architetto, don Giorgio è esperto di iconografia orientale ed egli stesso artista. Ha fondato i Musei Sistini del Piceno e ha collaborato con l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana. La sua competenza permetterà di affrontare la questione nel duplice versante che la caratterizza: quella estetica e quella teologica. La trattazione riguarderà principalmente le architetture religiose, che assumeranno, dalla Riforma in poi, una fisionomia del tutto peculiare.
L’ingresso è libero.