“Vedete, sono uno di voi”, è il titolo del film-documentario che il regista Ermanno Olmi ha dedicato alla vita del cardinale Carlo Maria Martini. Una pellicola che verrà proposta, per la prima volta in diocesi di Como, in un triplice appuntamento a Sondrio (22 maggio), Como (29 maggio) e Chiavenna (2 giugno).
Le tre serate sono organizzate nell’ambito delle iniziative per la Giornata delle Comunicazioni Sociali in collaborazione con l’Azione Cattolica Diocesana, il Forum delle Associazioni Familiari e le sale della comunità.
SONDRIO
Si parte il 22 maggio al cinema Excelsior di Sondrio, in via Cesare Battisti 18. La serata sarà introdotta dall’intervento della giornalista e scrittrice Milly Gualteroni.
COMO
Il 29 maggio la serata di Como – ore 21 – a cui interverrà il giornalista Marco Garzonio che ha collaborato con Ermanno Olmi alla scrittura del film.
CHIAVENNA
Ultimo appuntamento il 1 giugno a Chiavenna. La proiezione sarà introdotta dal parroco di Chiavenna don Andrea Caelli.
Olmi ripercorre la vita di Martini, segnando gli snodi principali e le città che lo hanno accolto: Torino, Roma, Milano e Gerusalemme. Una vera poesia per immagini, quella del regista bergamasco, che ha saputo entrare nella storia di Martini con rispetto e attenzione, tenendosi cautamente lontano da un ritratto agiografico, piano, scegliendo di raccontare l’uomo, il sacerdote, la sua missione per la Parola e per la prossimità.
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Recensione di Gianluca Bernardini*
Una finestra aperta, un letto vuoto, accanto un’asta portaflebo, una brezza leggera che muove le tende. Potrebbe essere una stanza di ospedale o di una casa dove probabilmente ha concluso i suoi giorni una persona qualunque. È la voce fuori campo, affaticata e carica di anni, a farci intuire di chi stiamo parlando: del cardinale Carlo Maria Martini, scomparso nel 2012 a 85 anni. Un profeta del nostro tempo, un uomo di spirito che ha speso fino alla fine con fedeltà la sua vocazione lasciandoci una grande testimonianza e, forse, un nostalgico vuoto che facciamo fatica a colmare. Parte da qui l’ultimo lavoro di Ermanno Olmi «vedete, sono uno di voi» (il titolo in minuscolo come «torneranno i prati»).
È sua la voce che ci accompagna in un viaggio fatto di immagini e memoria, ben ricostruita, grazie agli scritti e al dialogo avuto con l’amico Marco Garzonio che, dopo aver frequentato lungamente Martini come giornalista del Corriere della Sera fin dagli inizi del suo episcopato a Milano, si è ritrovato al suo capezzale a Gallarate mentre chiudeva gli occhi al mondo.
Quello stesso che il porporato, strappato alle sue ricerche bibliche e all’insegnamento, voluto fortemente da Giovanni Paolo II sulla cattedra di Ambrogio, ha aiutato a leggere attraverso la luce della Parola. Un resoconto storico sull’umanità di Martini, sulle sue origini, sulla sua infanzia e giovinezza, nonché sulla sua scelta di speciale consacrazione avvenuta all’età di dieci anni.
Un incrocio con i fatti del tempo (dal terrorismo degli «anni di piombo» fino a Tangentopoli, con tutti i conflitti, la corruzione, nonché la crisi del lavoro giunta fino ad oggi) che hanno spinto uno dei più grandi rappresentati della Chiesa cattolica a interrogarsi sul senso della giustizia, della libertà e della coscienza dentro l’orizzonte della fede. Un ritratto del «maestro» che è stato capace di interagire con l’intelligenza non credente su temi comuni che potessero in qualche modo aprire al dialogo e al confronto.
Un’opera che attraverso la fotografia, le immagini di repertorio, la scelta di musiche appropriate invita quasi a fare silenzio, perché l’ascolto cali nel profondo, così che lo spettatore torni di nuovo a porsi quelle domande di senso che rischiano, come sempre, di essere evase. Ancora una volta un dono, questo film, del grande cineasta bergamasco, perché non si dimentichi quello che Martini é stato: un vero uomo di Dio. Da marzo al cinema.