Una notizia da tempo attesa e accolta con gioia: lo scorso 16 giugno il Santo Padre ha formalmente riconosciuto il martirio del Venerabile Teresio Olivelli (per conoscerlo clicca qui), autorizzando la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto nel quale si dichiara che Teresio è stato ucciso in odio alla fede e potrà essere proclamato Beato.
La decisione del Santo Padre ha ratificato il parere positivo espresso il 6 giugno dalla sessione ordinaria dei cardinali e vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi che, considerati attentamente gli atti e valutate le prove raccolte, nonché confermando il precedente giudizio unanimemente favorevole dei teologi, aveva stabilito all’unanimità che sussistono tutti gli elementi richiesti per definire la morte di Teresio Olivelli un autentico martirio cristiano.
Nei prossimi giorni sarà quindi stabilita la data della beatificazione che, come prevede la normativa vigente, si terrà nella diocesi che ha promosso la causa del nuovo Beato, quindi a Vigevano.
«Con sentimenti di viva gratitudine alla bontà di Dio, la diocesi di Vigevano accoglie la bella notizia e se ne rallegra unitamente alle Chiese sorelle di Como e di Pavia, ai tanti devoti del futuro Beato sparsi in tutta Italia, all’Azione Cattolica, agli Alpini, al collegio Ghislieri di Pavia, al mondo universitario e alle associazioni che si rifanno ai valori della resistenza… Teresio è un giovane, modello di carità eroica, che ha consumato volontariamente la sua vita nella continua e straordinaria dedizione ai più deboli e sofferenti. Pertanto, rappresenta un punto di riferimento luminoso per noi credenti di oggi, chiamati a testimoniare la carità nei diversi ambienti, dando sostegno e speranza a quanti si trovano in situazioni di disagio. Egli simboleggia per tutti, ma soprattutto per i giovani e per le famiglie, un esempio da seguire, un apostolo di trasparenza evangelica vissuta nell’amore e nell’attenzione gratuita nei confronti dei propri fratelli, specialmente i più fragili. La grandezza del prossimo nostro Beato sta nell’aver investito le proprie capacità e risorse per offrire accoglienza e aiuto a tanta gente incontrata quotidianamente e in qualsiasi situazione». Il commento di mons. Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano.
«Con la beatificazione, la Chiesa riconosce ufficialmente la santità e la concessione del culto pubblico di Teresio Olivelli, indicandolo come esempio a quanti desiderano essere nel mondo testimoni di carità, e offrendolo come aiuto a coloro che hanno bisogno della misericordia e della consolazione di Dio». Il commento del postulatore mons. Paolo Rizzi, postulatore della causa di beatificazione.