Un anno fa, era il mese di novembre, venne dedicato loro, a Tavernola, il piazzale antistante l’Unione Sportiva di Tavernola, tra le vie Adamello e Brennero. Si tratta di piazzale Mauri-Bosio, in memoria della famiglia comasca, residente a Tavernola, che il 2 agosto 1980 svanì nella terribile esplosione che sventrò la stazione di Bologna. Anche a loro: Carlo (32 anni), la moglie Anna Maria Bosio (28 anni) e il piccolo Luca (6 anni), va il ricordo di quella tragica mattina estiva che 37 anni fa lasciò tra le macerie 85 vittime, provenienti da 50 città italiane e straniere, e 200 feriti.
Erano le 10.25 del 2 agosto 1980 quando una bomba esplodeva nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Anna e Carlo erano vissuti fino al matrimonio a Como, in centro città, ed erano cresciuti nella parrocchia di San Fedele. Partiti in auto, con il loro picolo, venerdì 1 agosto e diretti a Marina di Mandria in provincia di Taranto, subirono un tamponamento alle porte di Bologna. Trainati verso la mezzanotte da un carro attrezzi fino ad un’officina di Casalecchio, dovettero lasciare l’auto dal meccanico e decisero così di raggiungere, il mattino successivo, Brindisi in treno e da lì di farsi accompagnare a fino a Taranto in auto.
Arrivarono alla stazione di Bologna poco prima dell’esplosione, rimanendo uccisi tra le macerie del primo binario. Il papà di Carlo, Guglielmo Mauri, morì di crepacuore poco dopo aver appreso la tragica notizia. Mamma Giuseppina (la nonna di Luca) entrò in monastero.
Alla commemorazione della strage, in programma a Bologna il 2 agosto – promossa dall’Associazione familiari vittime della strage del 2 agosto e dal Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi – prenderanno parta la vicesindaco di Como Alessandra Locatelli e il consigliere comunale Gabriele Guarisco, accompagnati dagli agenti della Polizia locale che porteranno il Gonfalone comunale.