Come ampiamente annunciato sul Settimanale nel mese di luglio una delegazione della diocesi di Como guidata da don Fabio Fornera e composta da don Corrano Necchi e Brunetta Cincera ha fatto visita alle diocesi di Nacala in Mozambico e di Moroto in Uganda per approfondire la possibilità di avviare una nuova collaborazione missionaria. In autunno toccherà alle diocesi di Pala e Lai. Al termine di questi viaggi di conoscenza, in accordo con le diocesi locali, verrà deciso se e dove aprire una nuova missione diocesana. Di seguito vi proponiamo il diario di viaggio di don Corrado Necchi.

L’Isola di Mozambico è il punto geograficamente equidistante dal Messico e dal Giappone” – ci spiega il vescovo di Nacala, Germano.
Da qui partivano gli schiavi diretti alle Americhe. Una possente fortezza ce lo ricorda.  Da qui è passato S. Francesco Saverio nel suo viaggio verso le Indie. Ce lo testimonia una cappella sull’oceano, costruita sul luogo dove passava ore in preghiera.

Qui i pescatori escono, con le loro barche, per la pesca, e le donne, durante la bassa marea, si spingono per centinaia di metri nell’oceano raccogliendo molluschi, secondo un ritmo che si tramanda da secoli. Mi sembrano queste le tre immagini del Mozambico che mi sono restate nel cuore.

Il passato coloniale, ancora molto sentito, evidente nelle grandi costruzioni storiche ormai fatiscenti, ha lasciato il posto a nuove costruzioni: grandi fabbriche gestite da multinazionali che vengono da tutto il mondo.

È l’Africa moderna, che guarda al terzo millennio, ma che fatica ad essere protagonista del proprio futuro, schiacciata da troppi interessi che vengono da lontano.

L’evangelizzazione, soprattutto comboniana, ha dato i suoi frutti. Comunità ministeriali, povere di mezzi, ma ricche di fede. La Chiesa ha resistito alla rivoluzione marxista e alla successiva guerra civile, dando prova di fede fino al martirio. Sono gli anni 1975-1991. La Chiesa è spogliata dei suoi averi. Le parrocchie restano senza missionari. Nascono allora le piccole comunità cristiane che si radunano non più attorno ai sacerdoti e ai missionari, ma ai catechisti e agli animatori.

Stupiscono, in mezzo alla savana o alla foresta, grandi chiese in stile portoghese. Stupiscono molto di più le celebrazioni sotto un albero quando, una o due volte all’anno, il padre arriva e celebra e dialoga con naturalezza in lingua locale. Peccato.

Peccato che sette pseudo cristiane, promettendo il cielo su questa terra, imbroglino e mandino in confusione questa gente.  Peccato. Peccato davvero che un islam sempre più aggressivo, che viene da fuori, mini la pacifica convivenza che da sempre c’è stata tra le religioni in quest’area.

Se in città usi e costumi sono cambiati velocemente, se anche nei villaggi più sperduti l’elettricità o semplicemente un piccolo pannello solare accendono prospettive nuove di vita, c’è qualcosa che resta d’immutato nel cuore delle persone. È l’attaccamento alla terra, ai ritmi delle stagioni, ad una concezione spirituale della vita che è ancora viva, nonostante il passare di fedi o culture. Una ricchezza da preservare, da accostare con tanto rispetto e gratitudine.

In questo paese, tra questa gente è possibile uno scambio tra Chiese? Penso di sì. In un tempo in cui siamo chiamati a convertirci ad uno stile di pastorale e di Chiesa diversi, in un momento in cui la relativa e provvidenziale scarsità di clero ci obbliga a riscoprire l’importanza della comunità, quanto bene potrebbe farci uno scambio con una Chiesa tutta ministeriale come quella del Mozambico. Dove il Signore, attraverso i catechisti, raggiunge ciascuno con la sua Parola e il prete la rende viva e attuale con l’Eucarestia. Dove, se c’è da cambiare una lampadina, aprire la chiesa, contare le offerte o celebrare i vespri, non serve un prete quando c’è una comunità vivente.

Diocesi di Nacala
Chiesa latina Suffraganea dell’arcidiocesi di Nampula

Vescovo: Germano Grachane.
Sacerdoti: 43 di cui 19 secolari e 24 regolari. 7.255 battezzati per sacerdote.
Religiosi: 36 uomini, 60 donne.
Abitanti: 2.591.000.
Battezzati: 312.000 (12,0% del totale).
Superficie: 26.000 kmq
Parrocchie: 24.

(Continua)