Quello appena trascorso è stato un fine settimana importante per alcune comunità della diocesi.
Lo scorso venerdì 5 gennaio le comunità di Grandola, Bene Lario e Naggio hanno accolto il loro nuovo pastore padre Guido Locatelli.
Accanto a numerosi sacerdoti, autorità civili e parrocchiani, ad introdurlo alla cerimonia di presa di possesso delle parrocchie era presente il vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni.
“Eccomi ora di nuovo qui tra voi – ha detto, tra l’altro, il presule nella sua omelia – per presentarvi il vostro nuovo pastore, padre Guido Locatelli, un sacerdote che deve essere giuridicamente inserito in diocesi, dopo aver dato prova di idoneità pastorale.
Grazie, intanto, caro padre Guido, per la tua docile obbedienza. Da qualche anno eri presente a Zelbio conducendo una pastorale semplice, quasi in forma monastica, prestando il tuo servizio anche alle parrocchie vicine, in viva collaborazione con i sacerdoti del luogo, che ora rimpiangono la tua partenza dal vicariato di Bellagio”.
Padre Guido proviene dall’Ordine dei Frati minori francescani e sarà chiamato ad un impegno nuovo, fatto del coinvolgimento diretto con la gente, in un rapporto continuo, in stile missionario.
“So – ha proseguito il vescovo – che non ti mancano la generosità e la piena disponibilità a servire umilmente il popolo di Dio che ti è affidato, disposto anche a una presenza quotidiana come cappellano nel vicino ospedale di Menaggio. Assicurati di trovare nelle parrocchie di cui sei pastore dei laici di ogni età, disposti a vivere in piena unità con te, pronti a condividere un progetto pastorale, che non è il tuo, ma della nostra intesa diocesi, disposti a partecipare con te alla animazione del popolo di Dio, andando incontro alla gente nelle diverse situazioni pastorali, quali l’animazione liturgica, la catechesi, le attività caritative. Con la presenza attiva di laici, espressione concreta di una comunità apostolica, eviterai così di essere un prete tuttofare, che si impegna molto, ma che agisce da solo, senza il contributo di laici adulti corresponsabili, il cui apporto è invece oggi tanto prezioso e insostituibile. Dai fiducia a quanti comporranno il consiglio pastorale e quello degli affari economici.
Inserisciti fin da subito con i sacerdoti di questo vicariato e con loro vivi una vera fraternità, che è la condizione indispensabile per una collaborazione reale e fruttuosa.
Conta pure sulla mia vicinanza, sulla stima e sulla fiducia che ripongo in te, e credi nella mia supplice preghiera, perché il Signore ti doni la forza e la gioia di vivere intensamente questo compito pastorale che oggi stai assumendo. Te lo auguro con tutto il cuore, mentre chiedo a voi tutti di portare la benedizione del vescovo nelle vostre famiglie e nelle singole comunità parrocchiali”.
Il giorno seguente, sabato 6 gennaio, don Giorgio Cristiani, parroco di S. Agata, a Como, salutava la sua comunità, per una nuova destinazione.
E domenica 7 gennaio, faceva il suo ingresso a Tavernerio e Solzago.
Anche qui, ad accoglierlo, insieme a fedeli e autorità, c’era il vescovo Oscar.
“Un nuovo pastore vi viene oggi affidato dalla santa Chiesa che è in Como – ha detto, tra l’altro, il vescovo – nella persona di don Giorgio Cristiani.
Imparerete a conoscerlo a poco a poco, a stimarlo e a collaborare con lui, ma sento che già gli volete bene e questa è una condizione indispensabile per la vita di fede di una comunità!
Come ogni pastore, egli non è padrone della vostra fede, ma solo custode e collaboratore nell’opera di Dio, che raduna i battezzati, li fa crescere nella fede, nella speranza e nella carità e li prepara a vivere e testimoniare la fede nel Signore Gesù in questo territorio, a partire dalle proprie famiglie, come anche nei diversi ambienti di vita”.
Don Giorgio è stato vicario parrocchiale a Cermenate e a Lipomo, poi parroco a Bizzarone e a Como S.Agata. Ed eccolo pronto a questa nuova chiamata.
“Dio viene dunque a visitare il suo popolo – ha proseguito il vescovo – attraverso la presenza di un nuovo pastore, il quale però non farà ripartire la vostra comunità da zero, come se in questa comunità pastorale non ci fosse stato un cammino precedente, ma prosegue e sviluppa il progetto pastorale della nostra Chiesa di Como, incarnato nella situazione di questo territorio, nelle due parrocchie, Solzago e Tavernerio, legate insieme come comunità pastorale”.
Mons. Cantoni ha quindi ringraziato gli ultimi parroci precedenti, in particolare don Silvio Bernasconi e don Alessandro Di Pascale e i Missionari Saveriani, che gestiscono a Tavernerio una casa di formazione permanente per il loro Istituto.
Ad affiancare don Giorgio ci saranno don Lorenzo Mottola, che in questi mesi ha coordinato il cammino di fede delle due parrocchie e don Carlo Puricelli, presente dal 2016 come collaboratore.
“Caro don Giorgio – ha concluso il vescovo – non ci conosciamo da ieri! Conosco bene la tua bontà, la tua sensibilità per i poveri, la tua vicinanza agli ammalati e la tua attenzione per gli ultimi. Hai seguito con delicatezza di figlio il caro don Leonardo nel suo lento declino e lo hai accompagnato alla morte vissuta con lucidità e grande fede, testimoniando in questo modo una squisita fraternità sacerdotale.
Ti ringrazio per il tuo grande amore alla Chiesa, che servi in spirito di umiltà e obbedienza, anche se altre potevano essere le tue preferenze”.
Ti auguro che inserendoti gradualmente in queste due parrocchie tu possa realmente annunciare Cristo, mostrando che “credere in Lui e seguirlo, non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove” (EG 167).
Ti accompagni e ti sostenga la mia preghiera per te e per la tua nuova Comunità, invocando, per mezzo di Maria, la benedizione del Signore.