Viviamo in un mondo dove ogni due giorni appare un nuovo miliardario, mentre 789 milioni di persone si trovano in “povertà estrema”. Un mondo dove l’1% più ricco della popolazione si è accaparrato in un anno l’82% dell’incremento della ricchezza netta, contro i 3,7 miliardi di persone più povere, a cui non è arrivato neppure un centesimo (dati marzo 2016-marzo 2017).

Sono queste alcune delle informazioni contenute nel nuovo rapporto di Oxfam International pubblicato, come ogni anno, alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos.

In base ai nuovi dati forniti all’organizzazione da Credit Suisse, attualmente 42 persone possiedono la stessa ricchezza dei 3,7 miliardi di persone meno abbienti.

Ma questo, spiegano da Oxfam, “non è certo sintomo di un’economia fiorente se a pagarne il prezzo sono le fasce più povere e vulnerabili dell’umanità” bensì il risultato di eredità, situazioni di monopolio e clientelismo.

Nei prossimi 20 anni le 500 persone più ricche del pianeta lasceranno ai propri eredi oltre 2.400 miliardi di dollari, un ammontare superiore al Pil dell’India uno dei Paesi più popolosi del pianeta con 1,3 miliardi di abitanti.

E’ davvero questo il mondo che vogliamo?

Leggi il rapporto dal sito di OXFAM – ITALIA (CLICCA QUI)

Tra le proposte di Oxfam per ridurre le disuguaglianze: “incentivare modelli imprenditoriali che adottino politiche di maggiore equità retributiva e sostengano livelli salariali dignitosi; introdurre un tetto agli stipendi dei top-manager ed eliminare il gap di genere; proteggere i diritti dei lavoratori, specialmente delle categorie più vulnerabili; assicurare che i ricchi e le grandi corporation paghino la giusta quota di tasse; aumentare la spesa pubblica per servizi come sanità, istruzione e sicurezza sociale a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione”.