Trent’anni di presenza al servizio della Carità. Le Sorelle francescane “Ancelle del Signore”, cui è affidata la gestione della Casa dei Tigli di Brunate (luogo di accoglienza di proprietà del Sodalizio Terz’Ordine Secolare Francescano), celebrano, domenica 22 aprile questo speciale traguardo. Un momento di festa, salutato con semplicità, com’è lo stile delle Ancelle.

L’appuntamento è presso la Casa dei Tigli, alle 14.30, con un momento introduttivo animato da un coro. Il pomeriggio proseguirà con la celebrazione della S. Messa alle ore 15.30, la merenda insieme alle 16.15, cui seguirà, alle 16.30, un momento di animazione con clown.

Il mio grazie al Signore è dovuto alla presenza in Diocesi di persone che si consacrano e si dedicano ai Dio e ai fratelli più poveri per tutta la vita – scriveva, nel 1998, nella ricorrenza del decennale di presenza, l’allora vescovo mons. Alessandro Maggiolini -. C’è davvero bisogno di richiamare alla comunità cristiana il segreto decisivo che è il Signore Gesù da contemplare, da servire, da amare. Tutto il nostro agitarci, anche apostolico, sarebbe vanità, se non dipendesse e non puntasse a Cristo che è il vero motivo della nostra santità e del nostro servizio all’uomo. La mia gratitudine, poi, proviene dal fatto che la verginità donata al Signore dalle “Ancelle” si modella sulla spiritualità francescana, che è pensiero caldo di dilezione, amore intenso e tendenzialmente immediato nella comunione religiosa, letizia spensierata e saggia, sostenuta da “sorella povertà” e dall’imitazione di Cristo crocifisso. Crocifisso e risorto”.

Nell’immagine della sofferenza di Cristo e nella sua resurrezione si specchiano ogni giorno le Ancelle e le operatrici presenti presso le due comunità che compongono la Casa dei Tigli: il Tiglio rosso (comunità per minori) e il Tiglio giallo (comunità mamma-bambino).

«Se guardo alla Casa dei Tigli oggi – commenta al Settimanale Amì Negri, responsabile della Casa – direi che è uno spazio colmo di storie. Di storie belle, magnifiche, ricche, che sono il fondamento, la base d’appoggio che ci proietta verso un domani ancora tutto da scoprire, da inventare. Dove non c’è la strada inventala… recita un motto scout. Ebbene: non sappiamo che cosa ci accadrà domani, ma la ricchezza di cui disponiamo oggi, la presenza di persone straordinarie che animano questa struttura, ci fa guardare lontano con serenità e speranza. Le Sorelle sono una presenza che dà anima e cuore a questo luogo. Senza di loro non sarebbe lo stesso. E a completare questa ricchezza c’è anche la presenza di persone laiche. Questo amalgamarsi, in straordinario equilibrio, tra religiosi e laici racchiude un grandissimo potenziale. Ragione e fede che si intrecciano e si mescolano: straordinaria passione e professionalità nell’educare e fede in qualcuno di più grande che ci guida e ci sostiene lungo il cammino».

«Ripensando agli anni di fraternità trascorsi – spiega al Settimanale sorella Lina – il primo sentimento che vorrei trasmettere è quello della gratitudine. Vorrei dire grazie, a tutti. Grazie a Dio, che ci vuole un sacco di bene; grazie a Gesù che ci è amico, ci accompagna e ci dà la forza di andare oltre alle piccole nostre avventure faticose; grazie alle persone che ho e che abbiamo incontrato, le quali ci mostrano la bellezza della vita, con le sue fatiche, le sue cadute, ma anche la straordinarietà dell’essere creature di Dio».

«Solo quando si incontrano due sogni può nascere qualcosa di buono – confida Luca Rossini, coordinatore della comunità “Tiglio Rosso” -. Ebbene, per me una comunità è semplicemente il luogo dove questi sogni si incontrano, e diventano fertili».

Un cammino ricco di fertilità, quello della Casa dei Tigli, e che tanti frutti continuerà a portare in futuro.