Sabato 15 dicembre al Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio tutti i giovani della Diocesi sono invitati ad un incontro speciale che conclude la Pregrinatio Mariae. Perché esserci? Ce lo spiega don Michele Pitino, incaricato diocesano della pastorale vocazionale.

“Che fate, o giovani?” Potrebbe sembrare scortese una domanda posta in questi termini se non fossero, secondo il racconto tramandatoci, le stesse parole che Maria a Gallivaggio rivolse alle giovani cui apparve. Una domanda che risuona ancora oggi in un tempo nel quale la Chiesa rinnova ai giovani l’invito a prendere parte alla sua missione.

Si è appena concluso a Roma il Sinodo su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che ci ha consegnato dei criteri attenti di lettura della realtà giovanile insieme ad alcune indicazioni per un rinnovamento dell’azione pastorale che attendono ora di essere tradotte in stili nuovi di Chiesa e in nuove iniziative. La nostra Chiesa diocesana partecipa a questo cammino con un proprio sinodo nel quale i giovani sono allo stesso tempo parte attiva e oggetto di attenzione e riflessione.

È all’interno di questo cammino che si inserisce la proposta di preghiera e di incontro di sabato 15 dicembre al Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio. Questo appuntamento, che conclude la Peregrinatio Mariae, è rivolto in particolare ai giovani.

Come ogni mese in occasione del pellegrinaggio vocazionale, il ritrovo sarà alle ore 7.00 presso la prima cappella del viale, al termine della salita celebreremo l’Eucarestia insieme al vescovo Oscar. Dopo una meritata colazione la mattinata proseguirà con un tempo di ascolto e di condivisione intorno al sinodo diocesano. I ragazzi ideatori del logo (alcuni studenti dell’istituto Setificio Paolo Carcano di Como) illustreranno il proprio lavoro. Dopo un’introduzione alla scheda sinodale sui giovani, ci sarà modo di lavorare in gruppi di consultazione cercando di condividere risposte e contributi che possano confluire nel materiale utile al lavoro del sinodo. Al termine, per chi vorrà, c’è la possibilità di pranzare al sacco presso le strutture del santuario oppure, previa prenotazione (0344.56311) presso la trattoria.

don MICHELE PITINO