«Un prete “di frontiera”, che lavorava con il Vangelo in mano». Così è stato definito don Renzo Beretta, il parroco di Ponte Chiasso del quale, domenica 20 gennaio, ricorre il ventesimo anniversario della tragica morte. Non gli lasciò scampo il colpo di coltello infertogli da un uomo di origine nordafricana: era uno dei moltissimi poveri che si rivolgevano a lui e a cui mai negava un aiuto.
In quel momento, però, don Renzo non poteva, era impegnato nelle attività della parrocchia e gli aveva chiesto di tornare dopo… ma l’uomo lo trafisse mortalmente… e don Renzo, che pure aveva cercato in qualche modo di difendersi, cadde a terra. Prima di spirare, con un sibilo di voce, disse, con il sorriso, a chi lo stava soccorrendo di non preoccuparsi: «non è nulla, voleva solo spaventarmi…».
L’impegno di don Renzo per gli ultimi è tema di spiazzante attualità. L’attenzione ai piccoli, ai fragili si è declinata nelle tante sfaccettature del suo impegno pastorale, nella passione, innanzitutto, di testimoniare il Vangelo e poi nella preoccupazione educativa, nell’accoglienza delle povertà, in tutte le sue forme.
La sua morte non fu vana. Da quel fatto tragico, in città e in diocesi, si sviluppò l’esperienza dei Centri di Ascolto Caritas e dei servizi di aiuto.
Per ricordare don Renzo, che prima di tutto fu un sacerdote generoso, un pastore attento alle persone a lui affidate e che seppe fare determinate scelte di vita proprio per il modo in cui fu prete, sono in programma alcune iniziative, promosse dalla collaborazione della parrocchia di Ponte Chiasso, dei Vicariati della città di Como, della diocesi e degli Uffici di Pastorale (a partire da Caritas e da Migrantes).
«“Dimmi” e “Grazie”: sulla bocca di don Renzo non mancavano mai queste due parole – ricordano ancora oggi con affetto i parrocchiani di Ponte Chiasso -. Aveva un carattere forte: ha saputo coinvolgere l’intera comunità, richiamando ciascuno alle proprie responsabilità».
«Non potrei fare niente senza la mia gente – disse don Beretta in un’intervista rilasciata pochi mesi prima del suo omicidio -. C’è chi mi regala il pane, i biscotti, il burro, tanti altri generi alimentari, i vestiti… Ci sono le mamme, le signore che mi aiutano a fare le pulizie, i negozianti… Cerco di fare la mia parte, dando da mangiare, un luogo riparato… quante persone ho accolto quasi congelate: è un primo intervento, cerco di evitare che vadano a rubare o peggio… Non chiedo più alle persone da dove arrivino: è evidente che se scappano è perché sono disperati».
Quella in programma nei prossimi giorni sarà una settimana di riflessione e ricordo che andrà sotto il titolo di “Don Renzo, 20 anni di profezia”, un titolo scelto proprio dai parrocchiani di Ponte Chiasso.
Si inizia domenica 13 gennaio, alle ore 18.00, con la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale di Ponte Chiasso. Presiederà don Emanuele Corti ed è invitato a partecipare, in modo particolare, il Vicariato di Monte Olimpino.
Da martedì 15 gennaio, sempre a Ponte Chiasso, sono in programma tre serate di approfondimento, a partire dalle ore 20.45. Ogni appuntamento avrà un tema e sarà introdotto da un brano della Parola di Dio, con una breve Lectio.
- Il 15 gennaio, con “Don Renzo e… il sacerdozio”, testimonianze su don Renzo “prete”. Il commento al brano della Parola è affidato a don Tiziano Raffaini, che fu vicario di Ponte Chiasso con don Beretta parroco. Porteranno la loro testimonianza: Paolo Bustaffa (giornalista, sull’esperienza della scuola di Solzago, dove don Renzo fu parroco dal 1963 al 1984, ispirata a don Lorenzo Milani); Annamaria Cantaluppi (catechista della parrocchia di Ponte Chiasso); Linda Cavadini (oggi docente di Lettere presso l’Istituto Comprensivo di Como Prestino-Breccia: parlerà della sua esperienza di giovane cresciuta in Oratorio con don Renzo); e Maria Castelli (giornalista, interverrà su don Beretta uomo e prete, una conoscenza personale e il racconto dei mezzi di informazione).
- Il 16 gennaio sarà la volta di “Don Renzo e… l’attenzione ai poveri”. La Lectio divina è affidata a don Giuseppe Romanò, direttore spirituale presso il Seminario diocesano. Questa serata sarà raccontata attraverso le voci della Caritas. Interverrà monsignor Battista Galli, direttore della Caritas della diocesi di Como dal 1993 al 2002. Si alterneranno testimonianze di volontari e operatori che parleranno dei servizi Caritas ieri e oggi. Porterà il suo saluto anche don Giusto Della Valle, come referente diocesano dell’Ufficio Migrantes.
- Poi il 17 gennaio con “Don Renzo e… l’orizzonte sul mondo”. La Lectio è a cura di monsignor Angelo Riva, direttore de “Il Settimanale della diocesi di Como”, docente di Teologia morale presso il Seminario, direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali e delegato vescovile per la cultura. A parlare sarà il parroco di Ponte Chiasso, don Angelo Pavesi, per 25 anni cappellano militare prima degli Alpini, poi dell’Arma dei Carabinieri, infine della Guardia di Finanza. Don Angelo racconterà delle povertà nel mondo e dei conflitti (che contribuiscono a causare le masse di migranti e profughi) a partire dalla sua esperienza di assistente spirituale dei militari italiani impegnati nelle missioni umanitarie in Bosnia, Iraq e Afghanistan.
- Infine venerdì 18 gennaio è in programma la celebrazione della “Via Crucis”, con i testi scritti da don Giovanni Valassina, compagno di Messa di don Renzo. La preghiera sarà animata dai parrocchiani di Ponte Chiasso. Ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
Domenica 20 gennaio, giorno dell’anniversario della morte di don Beretta, alle ore 17.30, verrà celebrata la Santa Messa di suffragio, presieduta dal Vescovo monsignor Oscar Cantoni. Al mattino la comunità parrocchiale di Ponte Chiasso, come tradizione ogni 20 gennaio da vent’anni a questa parte, celebrerà la Santa Messa presso il cimitero di Monte Olimpino, all’altare di fronte alla tomba di don Renzo. Quest’anno, considerata la coincidenza della domenica, l’orario è quello della Santa Messa parrocchiale, alle ore 10.30.
Durante tutta la settimana sarà a disposizione la pubblicazione “Arriverà il Signore come mio Padre” in memoria di don Renzo. Un libretto molto agile che riporta alcuni testi a firma dello stesso don Renzo, a partire dal suo testamento spirituale, e ricordi di chi lo ha conosciuto e gli è stato vicino. La pubblicazione sarà in distribuzione a titolo gratuito ma con il suggerimento di lasciare una piccola offerta: il ricavato sarà a favore di un’opera Caritas. Nello specifico si tratta di sostenere le spese per il tendone aggiuntivo di “Emergenza Freddo” presso il chiostro del Centro Pastorale Cardinal Ferrari di Como. A illustrare il perché di questa scelta una piccola didascalia: “Come se i poveri continuassero a bussare alla sua porta – Nel ricordo di don Renzo, con la vostra offerta contribuirete al progetto “Tensostruttura” della Caritas diocesana che, per tutto l’inverno, offre gratuitamente a Como un letto caldo a 45 persone ogni notte”. «Come diocesi siamo chiamati a ricordare don Renzo nella preghiera e nel silenzio, guardando alla sua vita vissuta profeticamente», è la sottolineatura di don Fabio Fornera, vicario episcopale per la Pastorale.
Dalla Cei 200 mila euro alla Caritas diocesana per il progetto “Como città di Confine”