Brucia a Parigi la Cattedrale di Notre Dame. “Terribilmente triste per l’incendio di Notre Dame”. Così il portavoce della Conferenza episcopale francese, monsignor Olivier Ribadeau Dumas. A nome dei vescovi, il portavoce sottolinea in un tweet “la perdita che questo rappresenta per i cattolici del nostro Paese e per tutti i francesi”. “Addolorati per le fiamme che bruciano la cattedrale di Notre Dame”, i vescovi italiani inviano “un abbraccio fraterno all’arcivescovo di Parigi, Michael Lupetit”: “Uniamo le nostre preghiere per i fratelli francesi”.

Secondo i pompieri l’incendio si è sviluppato alle 18.50 nel solaio della cattedrale ed è “potenzialmente legato” ai lavori di ristrutturazione in corso. È collassato il tetto ed è crollata anche la guglia centrale, la flèche (la freccia), alta 45 metri, con una struttura portante in legno. Nella capitale francese le persone stanno assistendo a questo evento con un grande senso di commozione e di choc. Atterrito anche il mondo, di fronte a questo disastro e alle fiamme che illuminano la notte parigina. La cattedrale, costruita tra il 1163 e il 1345, richiama quasi 13 milioni di visitatori ogni anno. Notre Dame è una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo, e in base alla Legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, è proprietà dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica. La storia racconta che durante la Comune di Parigi del 1871, nella cattedrale, da poco restaurata e riaperta al culto, vennero incendiate alcune panche e sedie, senza gravi danni. Il tempio è stato risparmiato durante le due guerre mondiali.

Il tetto della cattedrale, crollato nell’incendio, era ancora quello originario, che aveva sostituito la copertura provvisoria dei tempi del vescovo Maurice de Sully, che promosse la costruzione del tempio. Il tetto venne terminato nel 1326 con l’installazione delle tegole, costituite da lastre di piombo con uno spessore di 5 millimetri; il suo peso totale è di 210mila chili. Il telaio di sostegno della copertura è in legno di quercia; è stimato che per realizzarlo siano state necessarie circa 1.300 querce, corrispondenti a 21 ettari di foresta. Il vescovo Maurice de Sully, fin dal suo insediamento nel 1160, promosse la costruzione di una nuova e più ampia cattedrale, risultando quella di Santo Stefano in rovina e la chiesa di Nostra Signora insufficiente per la popolazione in crescita: le due chiese vennero demolite e la prima pietra venne posata alla presenza di papa Alessandro III, che soggiornò a Parigi dal 24 marzo al 25 aprile 1163, sotto il regno di Luigi VII il Giovane. La struttura, a cinque navate con doppio deambulatoriointorno all’abside, venne portata a termine nel 1182; il 19 maggio dello stesso anno, Henri de Château-Marçay, legato pontificio di papa Lucio III, consacrò l’altare maggiore, e nel 1185, nel corso della prima celebrazione all’interno della cattedrale, il patriarca di Gerusalemme Eraclio di Cesarea convocò la Terza Crociata. La costruzione della cattedrale fu condotta in due fasi: entro il 1250 venne completato l’edificio, mentre fino alla metà del XIV secolo si ebbe una serie di interventi alla struttura sia interna, sia esterna, fino a raggiungere l’aspetto attuale. L’edificazione dell’edificio venne finanziata sia dalla Chiesa, sia dalla corona di Francia e lavorarono al cantiere molti cittadini prestando la loro opera come fabbri, muratori e carpentieri.

“Notre-Dame a Parigi in fiamme. Emozione di un’intera nazione. Pensiamo a tutti i cattolici e a tutti i francesi. Come tutti i nostri compatrioti, sono triste stasera nel vedere questa parte di noi bruciare”. È il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a scriverlo. Il previsto discorso alla nazione che Macron avrebbe dovuto rivolgere la sera di lunedì 15 aprile alle ore 20 al Paese è stato rimandato. Il Presidente si sta recando sul luogo del disastro accompagnato dal premier. Le fiamme non si fermano e l’intero tetto della cattedrale è collassato su se stesso. “Seguo minuto dopo minuto l’incendio di cui è preda Notre-Dame di Parigi. Notre Dame appartiene a tutta l’umanità. Ha ispirato scrittori, pittori, filosofi, visitatori provenienti da ogni luogo”, scrive il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in una dichiarazione. “Che spettacolo triste. Che orrore. Condivido l’emozione della nazione francese, che è anche la nostra”, termina il breve messaggio. Le fiamme non si fermano, nonostante l’intervento di centinaia di pompieri. Secondo fonti stampa locali, è iniziata anche l’evacuazione dell’intera Ile de la Cité dove è posta la cattedrale.