Pubblichiamo di seguito la lettera di suor Christine De Fonseka, religiosa srilankese vissuta per molti anni a Como e, da qualche anno, tornata nell’Isola dell’Oceano Indiano al centro degli attentanti di Pasqua. Ecco il suo racconto del dolore vissuto nei giorni scorsi. 

“Grazie a tutti voi dell’ affetto e del ricordo in questo momento così duro per il popolo srilankese e per noi cristiani in particolare.
Dopo 40 giorni di Quaresima, la Chiesa, il popolo di Dio era in attesa di cantare la vittoria della Morte di Gesù – Alleluia, Alleluia Alleluia – ma la mattina di Pasqua i terroristi hanno colpito il cuore della nostra gioia trasformandola in timore e paura.
Ovunque hanno fatto tacere quell’Alleluia che desideravamo cantare: la celebrazione della Santa Messa è stata proibita per paura di altri attentati, le chiese tutte chiuse, senza nemmeno il suono delle campane. Prima una bomba nella chiesa di Sant’Antonio a Colombo, poi a San Sebastiano a Nigambo, che quest’anno ha celebrato i 150 anni, altre altrove. E poi tre alberghi sono stati colpiti. Anche nella nostra chiesa di Kandana e alla Basilica di Thewatta c’erano delle bombe ma la polizia è intervenuto in tempo allontanando la gente.

Un’immagine del momento di preghiera vissuto con la comunità buddista a Rebbio (Como) lo scorso 22 aprile

Le chiese sono state chiuse fino a venerdì 26 aprile. Gli ospedali sono pieni di feriti, a Nigambo un intero quartiere è in lutto. Non abbiamo mangiato il giorno di Pasqua, potevamo solo pregare e restare davanti alla tv per sapere cosa sarebbe successo. Sono tornati in noi i timori vissuti nei 32 anni di guerra..che abbiamo vissuto. Poi abbiamo iniziato la Novena della Misericordia, solo questo ci dà la forza di andare avanti, con coraggio sapendo che Lui è Risorto e verrà a giudicare i vivi e i morti. Spero che non vi siano altre azioni e mi chiedo come possa l’uomo cadere così in basso. Come dice Gesù “hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”.
Pregate per noi. Ripenso ai miei anni in Italia, alle celebrazioni così solenni. Abbiamo tanta grazia di Dio e non ce ne rendiamo conto. Solo quando questo viene a mancare ci accorgiamo quanto siamo poveri senza di Lui, che è il nostro tutto. Auguro a tutti voi, anche con dolore nel cuore una Santa Pasqua del Signore. Qui l’ottava di Pasqua per noi non c’è stata, ma la celebriamo nel nostro cuore. Amen”.

suor Christine De Fonseka
religiosa a Kandana in Sri Lanka

Vi segnaliamo sul Settimanale in uscita le parole pronunciate dal vescovo Oscar durante la S. Messa con la comunità cattolica srilankese di Como.