Ritornare a Gallivaggio alla vigilia del primo anniversario della rovinosa frana che il 29 maggio 2018 riversò 10mila metri cubi di materiale fra sassi, terra e alberi sul santuario della Madonna della Misericordia – danneggiandolo ma senza abbatterlo – è una grandissima emozione. Da metà dicembre la strada che fiancheggia il santuario è di nuovo percorribile. La bretella di bypass resta operativa: la sua funzionalità è stata prorogata di 12 mesi, pronta a essere utilizzata in caso di necessità (come alcuni giorni fa, quando piogge violente hanno provocato il distacco di alcune rocce).
La normalità è solo apparente. Visti da vicino la frana e i danni fanno impressione. La parete che sovrasta il santuario si erge ritta e l’illusione ottica non fa capire quanto materiale roccioso sia depositato nel vallo paramassi di cui deve essere ripristinato l’uso, liberandolo da quanto si è lì depositato (è ampio più di un centinaio di metri).
E poi c’è il santuario. Che svetta insieme al campanile, il cui orologio è fermo al giorno e all’ora della frana. L’interno è stato messo in sicurezza, ma i danni sono evidenti. I sassi, ad altissima velocità, hanno colpito il tetto come proiettili, in alcuni punti sfondandolo, in altri provocando fratture importanti. In questi mesi, dopo il disgaggio dei massi pericolanti, si è intervenuti per la posa di strutture di sostegno, teloni a protezione del tetto – contro umidità e infiltrazioni – la parziale pulizia del piazzale, il recupero dei frammenti delle opere d’arte (per la maggior parte custoditi nella cappella intitolata a San Luigi Guanella, che li guarda e custodisce).
Ora è il tempo del recupero. I danni ammontano a 6 milioni di euro. Gli interventi sono divisi in tre fasi e diversi lotti: un ripristino a tappe da qui fino al 2027.
LE PAROLE DEL VESCOVO OSCAR CANTONI
«Recuperare il santuario è un obbligo morale e di civiltà, un compito da condividere da parte dell’intera diocesi e di tutta la comunità, anche dei non credenti». Così il vescovo monsignor Oscar Cantoni in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto di recupero e ristrutturazione dell’intera area.
Soprintendenza, enti locali, amministrazioni del territorio, Regione Lombardia e Conferenza episcopale italiana (attraverso fondi dall’Otto per Mille) hanno assicurato il proprio sostegno.
Attivo anche il sito www.santuariodigallivaggio.it con la storia, gli interventi in programma e i modi per aiutare e sostenere la ristrutturazione.