Sono stati due giorni di festa, segnati da grande partecipazione, quelli che hanno visto il ritorno a Vertemate con Minoprio dei monaci per le celebrazioni dei trent’anni della Comunità monastica Bendettina della SS. Trinità, già presente in Abbazia a Vertemate dal 1993 al 2005. Una presenza che conferma il forte legame di amicizia con la comunità locale, nella fede e nella condivisione dell’importante patrimonio della millenaria Abbazia S. Giovanni Battista di Vertemate.
Molto partecipata è stata la serata di approfondimento culturale organizzata lo scorso 18 ottobre, dalla Comunità pastorale e dal Comune di Vertemate con Minoprio, presso il salone della Fondazione Minoprio, a conferma del titolo dell’evento “Silente e feconda presenza, l’Abbazia di S. Giovannni Battista e il monachesimo benedettino”. Nelle parole del sindaco del Comune Maurizio Capitani e del parroco della Comunità pastorale don Adriano Spolaor e del moderatore della serata il giornalista Marco Guggiari, l’unanime sottolineatura della ricchezza spirituale e culturale che hanno portato, nella comunità intera, i monaci presenti nell’Abbazia di Vertemate dal 1993 al 2005, consolidando un legame che si è ulteriormente rafforzato.
Mons Saverio Xeres con grande competenza, riprendendo il titolo dell’invito “Cercando Dio costruirono un mondo nuovo”, ha illustrato il rilevante contributo dei monaci benedettini nella formazione della civiltà occidentale, sottolineando l’importante ruolo svolto dalle Abbazie anche per lo sviluppo culturale ed economico dei nostri territori.
Fratel Luca Fallica, priore della Comunità monastica dal canto suo ha sottolineato come negli anni di presenza in Abbazia a Vertemate, la Comunità monastica abbia messo le radici e consolidato i suoi caratteri, con una presenza che ha creato un forte legame di amicizia e di stima che ha alimentato e alimenta la vita stessa della Comunità benedettina, contribuendo nel renderla, a pieno titolo, inserita nella vita concreta delle persone.
Nel corso della concelebrazione eucaristica del 20 ottobre, nella chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Vertemate, con numerose presenze tra cui diverse associazioni, il sindaco, la giunta comunale e il consigliere regionale Angelo Orsenigo, presente l’intera Comunità monastica e diversi sacerdoti della Diocesi, lo stesso priore fratel Luca, ha ricordato che:
«Celebrare trent’anni di vita monastica significa celebrare la fedeltà di Dio, che non delude le nostre speranze.”Dio Fedele” è forse il nome di Dio sul quale si ancorano tutti i sui nomi. Dio è amore, è misericordia, è salvezza, perché rimane fedele alla nostra vita, nonostante tutte le nostre inadeguatezze e infedeltà. Questo per noi significa riconoscere questa fedeltà anche nell’amicizia di tutti voi, sottolinea il Priore, che anche dopo 14 anni che abbiamo lasciato Vertemate, ci ricordate con legami veri e sinceri di comunione, e anche di questo ringraziamo Dio».