«Un gesto di sensibilità e attenzione nei confronti degli ultimi fra gli ultimi voluto personalmente dal Vescovo Oscar». Così Roberto Bernasconi, direttore della Caritas della diocesi di Como, parla della donazione di mascherine chirurgiche fatta, attraverso la Caritas, alla casa circondariale del Bassone di Como e al carcere di Sondrio. «Le mascherine – ci spiega – fanno parte delle 55mila arrivate alla nostra Diocesi per interessamento della Conferenza episcopale lombarda (che, a sua volta, le ha ricevute dalla Regione e le ha distribuite in base al numero di abitanti di ciascuna diocesi – ndr)».

Ben 15mila mascherine giunte in piazza Grimoldi sono state subito messe a disposizione della Caritas, che ne ha consegnate giovedì 14 maggio 6mila al carcere di Como (con il cappellano padre Michele Rocco che le ha affidate al direttore Fabrizio Rinaldi) e venerdì 15 maggio mattina 2mila a Sondrio (alla presenza del cappellano don Ferruccio Citterio e della direttrice Carla Santambrogio – fino a un anno e mezzo fa direttrice a Como).

«Altre 6mila le stiamo utilizzando per i senza dimora della città e per gli operatori dei nostri servizi di aiuto e sostegno», aggiunge Bernasconi. Il rimanente quantitativo di mascherine verrà progressivamente messo a disposizione delle realtà che, in Diocesi, si occupano di situazioni di fragilità e persone in stato di bisogno.

«Il Vescovo Oscar – osserva ancora Roberto Bernasconi – ha chiesto che queste mascherine, un presidio di tutela della salute così importante in questo momento, fossero utilizzate per i più deboli. È la testimonianza di una Chiesa che è presente sempre sul territorio e che, anche attraverso questo gesto concreto di solidarietà, vuole fare la sua parte per aiutare la comunità ad affrontare e a uscire dalla pandemia».

Da entrambi i direttori, Rinaldi e Santambrogio, il sincero ringraziamento al Vescovo Oscar e alla Diocesi di Como per questa donazione, di cui c’è molto bisogno: un’espressione di vicinanza e attenzione davvero importante. 

Sempre il 15 maggio il direttore Caritas, con il vice-direttore don Augusto Bormolini, ha partecipato, a Sondalo, alla consegna dei macchinari per l’Ospedale “Eugenio Morelli”, acquistati grazie alla rete di donazioni attivata dai sacerdoti della provincia di Sondrio. In un mese, a partire dall’elargizione di un mese del proprio “stipendio”, grazie alle moltissime persone che hanno voluto sostenere l’iniziativa, sono stati raccolti oltre 60mila euro.

Il desiderio di fare qualcosa per l’ospedale era nato dalla volontà di sostenere il Morelli nel suo impegno quotidiano accanto ai malati da Covid-19. Inizialmente si puntava ad acquistare un macchinario per la sanificazione degli ambienti. Alla fine i generatori di ozono, per igienizzare gli spazi medici, sono diventati due.

A questi si aggiungono 2 ecografi portatili e con carrello, comprensivi di tre sonde per ogni macchina (destinati uno a Sondalo, l’altro a Sondrio) e 1 ecografo portatile con 2 sonde wireless. Indispensabili per le terapie intensive in questo periodo di emergenza da coronavirus, tutti i macchinari resteranno nella disponibilità e nell’uso degli ospedali perché fondamentali nelle terapie intensive a prescindere dal Covid.

Inoltre una parte delle donazioni raccolte dai sacerdoti della provincia di Sondrio andrà ad alimentare il fondo di solidarietà Famiglia-Lavoro 2020 attivato dalla diocesi di Como a sostegno delle famiglie in difficoltà per la crisi causata dalla pandemia di coronavirus.