Domenica 18 ottobre alle ore 11.00, a Duno, in provincia di Varese, alla presenza di autorità e rappresentanti del mondo sanitario lombardo e italiano, verrà celebrata la Santa Messa nel Sacrario dei medici.

Il 18 ottobre, nella ricorrenza liturgica di San Luca, i medici fanno festa ricordando il proprio patrono. Quest’anno si tratta di un appuntamento molto significativo, anche in considerazione del particolare periodo storico che stiamo vivendo. A celebrare l’eucaristia sarà il vicario generale monsignor Ivan Salvadori.

Nella foto il dottor Roberto Stella

Abbiamo parlato di questo momento di preghiera e ricordo, che si svolgerà sul territorio della nostra diocesi, con il dottor Marco Cambielli, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Varese, successore del dottor Roberto Stella, scomparso a causa del Covid lo scorso 11 marzo.

Perché questo appuntamento del 18 ottobre?
«Il tempio di Duno fu consacrato nel 1938 e divenne tempio dei Medici d’Italia nel maggio 1940. Era stato destinato a ricordare i medici caduti per la patria e per il bene dell’umanità Dopo un periodo di relativa obsolescenza, negli ultimi 20 anni, grazie all’impulso dato dall’Ordine dei Medici di Varese, nelle persone dei precedenti presidenti Piermaria Morresi e Roberto Stella, il giorno della ricorrenza del patrono dei medici, San Luca, o il giorno festivo immediatamente prossimo viene celebrata una santa Messa in memoria dei medici, ricordando coloro che nell’anno precedente hanno perso la vita nel servizio al prossimo, medici il cui nome viene inciso, a memoria, sul marmo del sacrario».

Che cosa ci sta insegnando la pandemia?
«La pandemia ci ha posto dei limiti ben precisi di comportamento e di utilizzo delle risorse, ma non pare che la lezione sia stata appresa da una buona parte dei cittadini. La prudenza dovrebbe tornare di moda perché,in sua assenza, le cose non andranno per nulla bene, in presenza di squilibri della natura. Contiamo su una medicina forte e sviluppata, ma le recenti epidemie, come Ebola, Sars, Mers, ci inducono a considerazioni decisive sull’attenzione agli stili di vita».

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