In occasione del periodo di Avvento – Natale, la Diocesi di Como vuole sottolineare la cura e l’attenzione nei confronti dei più piccoli, attraverso tre progetti di solidarietà internazionale proposti dalla Caritas diocesana alle comunità, alle famiglie e ai singoli. 

Come il detto africano per cui “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, dobbiamo avere a cuore ogni infanzia violata nei suoi diritti e sentire vicino il dolore di un bambino che soffre come se fosse davvero figlio nostro, perché lo è!

Purtroppo le occasioni di sofferenza per l’infanzia sono innumerevoli nonostante ci sembri di essere società evoluta e tutelante. Non è così. O peggio, lo è quando ci riguarda a stretto giro, o quando fa notizia, per pochi giorni, giusto il tempo di qualche indignata prima pagina sui giornali. Ma quando ci fermiamo a pensare a quanti milioni di bambini al mondo soffrono per la fame, la violenza, la non scolarizzazione, l’abbandono, le migrazioni forzate, la guerra, l’impossibilità di accedere alle cure primarie, improvvisamente tutto ci pare più lontano e quasi per istinto di sopravvivenza davanti a tanto dolore innocente proviamo a giustificarci “E ma non si può arrivare dappertutto! E ma è così distante, come faccio a fare qualcosa?”

In questi ultimi anni la Caritas Diocesana, nel sostenere i progetti di solidarietà internazionale, ha fatto una scelta. Stare vicino nel segno della continuità. Poco importa il rischio di essere ripetitivi o la smania di innovazione. Laddove c’è un bisogno oggi, difficilmente domani non ci sarà. Purtroppo le situazioni di emergenza sono sempre meno tali e tendono a protrarsi per molti anni con una cancrena nella sofferenza e nei bisogni degli ultimi del pianeta, che diventano sempre più ultimi.

Con una attenzione preferenziale ai più piccoli, la Caritas Diocesana vuole proporre come progetti di Avvento – Natale 2020 un sostegno mirato ai minori in aree messe per differenti motivi a dura prova: la BOSNIA, il VENEZUELA e il SUD SUDAN.

In BOSNIA in collaborazione con IPSIA Acli e in continuità con quanto portato avanti in questi anni insieme al network Caritas in Italia e in Bosnia a favore dei profughi bloccati sulla Balkan Route, si propone di raccogliere 5000 euro per interventi di prima necessità a favore dei minori migranti (con o senza famiglia al seguito) che restano per diversi giorni all’addiaccio, in attesa di essere inseriti nei centri di accoglienza, bivaccando in condizioni inumane per strada o nei boschi. Verranno acquistati e distribuiti attraverso operatori e volontari vestiario, prodotti per l’igiene personale e il primo intervento, generi alimentari, pannolini, sacchi a pelo, medicinali. Si contribuirà inoltre alla realizzazione delle attività ricreative e di animazione rivolte ai minori all’interno dei campi profughi Sedra, Borici e Usivak.

In VENEZUELA, grazie all’associazione ALI Onlus, nella lotta quotidiana alla crisi socio-economico- politica in corso da ormai 8 anni, si propone di raccogliere 3000 euro per spedire farmaci neurologici pediatrici (in particolare antiepilettici) che verranno consegnati alle seguenti realtà che si occupano di sostegno ai minori: Missionari Cappuccini di Caracas, Suore Agostiniane Recollette di Los Teques, Casa de Ana di San Antonio.

In SUD SUDAN. Da quasi dieci anni Matteo Perotti, laico missionario della nostra Diocesi, è impegnato in ambito educativo e scolastico ma anche nella manutenzione delle apparecchiature Radio e Ospedaliere, in particolare al Comboni Hospital di Wau, dove vive e insegna. L’ospedale, gestito dai Comboniani, è dedicato in particolare a mamme e bambini. Con questo progetto si propone di contribuire alle spese vive di ricovero dei bambini in Ospedale quando per la famiglia la pur simbolica spesa sanitaria richiesta è insostenibile. Il progetto prevede di coprire i costi di ricovero ospedaliero per 80 bambini sotto i 5 anni di età per una cifra totale di circa 3000 euro.