Accolti dal Vescovo monsignor Oscar Cantoni nel giorno in cui ricorrono 4 mesi dalla tragica morte di don Roberto Malgesini. Oggi, 15 gennaio, nel Palazzo Vescovile di piazza Grimoldi, una delegazione composta dal “Club per l’Unesco” di Como e dalle rappresentanze di alcuni ordini professionali è stata ricevuta da monsignor Cantoni. In occasione dell’incontro sono donate una gigantografia e 1200 stampe A3 raffiguranti don Roberto «con l’auspicio che possano essere affisse in tutte le chiese della diocesi di Como, a partire dalla Cattedrale e dalla chiesa di San Rocco». Questo il pensiero dei componenti la delegazione. All’incontro con il Vescovo Oscar sono presenti il presidente del “Club per l’Unesco” di Como Massimo Franzin, del presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati e dell’Ordine degli Avvocati Francesco Giancola (e membro del direttivo della Federazione Italiana Club e Centri UNESCO) del presidente dell’Ordine degli Infermieri Dario Cremonesi e del presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Gianluigi Spata. «Un gesto importante per fare capire che non ci siamo dimenticati di don Roberto e che questo non accadrà mai», ribadiscono tutti.
«Eccellenza Reverendissima – scrivono i membri della delegazione a monsignor Cantoni –, le scriviamo questa informale lettera per porgere a Lei e a tutti i suoi collaboratori i più sinceri auguri di buon anno, con l’auspicio che possa portare con sé, la pace e la serenità che tutti desideriamo. Non occorre rammentare come il 2020 si sia distinto per la sua problematicità. È stato un anno duro che ha visto la nostra provincia, così come il mondo intero, soccombere ai voleri di un virus sconosciuto. Le nostre certezze in pochi mesi si sono sgretolate, lasciando spazio alla paura, al dubbio, a pareri contrastanti. È quasi trascorso un anno dall’inizio della pandemia, eppure tutto appare così diverso, come fossero passati decenni. Il nostro pensiero è da sempre rivolto a chi sta subendo o ha subìto la malattia provandola sulla propria pelle e a chi ha perso uno o più cari senza magari poter dare loro nemmeno un ultimo saluto.
Non possiamo non ringraziare i professionisti e operatori sanitari impegnati senza sosta a curare, assistere e soccorrere le persone vittime dell’infezione e che continuano a dare prova ed esempio di un altissimo senso del dovere. Il nostro pensiero è rivolto anche a tutte le persone direttamente e/o indirettamente in difficoltà per la crisi economica, effetto secondario e non meno catastrofico di questa pandemia. Gli sforzi dell’UNESCO sono altresì rivolti a tutelare i giovani studenti a cui viene di fatto, per ovvie ragioni legate alle limitazioni volte a contenere la pandemia, impedito e/o ostacolato il diritto all’istruzione, nonché agli insegnanti di ogni ordine e grado a cui va il nostro massimo sostegno».
Guardando alle prove che la Diocesi, come tutti, sta affrontando in questi mesi, i componenti della delegazione sottolineano di essere consapevoli dei rischi che anche sacerdoti, religiose e religiosi affrontano per «sostenere, confortare e assistere la popolazione colpita dal virus. A tutti loro il nostro più grande ringraziamento. Purtroppo il 2020 ha visto, oltre alla pandemia, un evento ancor più traumatico, inaspettato e sconvolgente: la prematura scomparsa di don Roberto Malgesini. Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di conoscerlo, ammirarlo e apprezzarlo per il supporto e il sostegno che dava alle persone in difficoltà. Inutile sottolineare quanto fosse straordinario. È per questo che una cordata di persone ed associazioni ha voluto realizzare la locandina che vi regaliamo con l’auspicio che possa essere affissa in tutte le chiese della Diocesi… tutto questo per farle capire che non ci siamo dimenticati di don Roberto e che questo non accadrà mai».
Questa sera, alle 20.30, nella chiesa di San Rocco in Como, il Santo Rosario in suffragio di don Roberto Malgesini. Si può partecipare seguendo la diretta streaming sul canale YouTube del nostro Settimanale.