«Dopo un anno così difficile c’è davvero bisogno di fare festa, insieme, nonni e nipoti, giovani ed anziani». Con queste parole il cardinal Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, così parla della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che viene celebrata quest’anno, per la prima volta, domenica 25 luglio. A volere questo appuntamento è stato papa Francesco in persona, che ha scritto un lungo messaggio, indirizzato alla popolazione anziana del mondo, dal titolo “Io sono con te tutti i giorni”. Cliccando qui è possibile scaricare il testo del Santo Padre: messaggio_papa.

Il Prefetto Farrell indica nella tenerezza la parola chiave di questo appuntamento. Papa Francesco, nel suo messaggio, sottolinea come il virus della pandemia in corso abbia riservato alle persone anziane il trattamento più duro. Il pontefice guarda alla relazione nonni-nipoti: «in un periodo in un tempo in cui ci siamo abituati a vivere da soli, a non abbracciarci, a considerare l’altro un pericolo per la nostra salute… La tenerezza può diventare un modo di essere». Uno degli aspetti più significativi del messaggio del Santo Padre è il fatto che esso sia rivolto in maniera diretta e personale ad ogni nonno e ad ogni anziano: il cardinal Farrell definisce questo stile «affettuoso ed esigente» poiché indica per gli anziani «una vocazione rinnovata in un momento cruciale della storia… Nella Chiesa, con papa Francesco, i nonni e gli anziani hanno un posto d’onore». Vittorio Scelzo, incaricato per la pastorale degli anziani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ci dice che a Roma, il Santo Padre presiederà una messa in San Pietro il 25 luglio alle 10.00. C’è l’invito, a ogni diocesi, a ricordare questa particolare ricorrenza, ma, soprattutto, Scelzo chiede che il maggior numero possibile di anziani possa ricevere il messaggio del Papa.

Il papa invita ad andare oltre la cultura dello scarto. «La cultura dello scarto – riflette ancora Vittorio Scelzo – è sicuramente uno di drammi dei nostri tempi. Papa Francesco ne parla spesso. L’opposto della cultura dello scarto è proprio la pastorale degli anziani: mettere ogni giorno gli anziani al centro della vita delle nostre comunità. Non solo nelle emergenze, non solo quando troppo tardi ce ne rendiamo conto. Il problema è che gli anziani siano inseriti in maniera organica e ordinaria all’interno delle nostre comunità parrocchiali ed ecclesiali. E che si riconosca il loro posto e i valori di cui sono portatori». Costruendo relazioni e ponti intergenerazionali. Gli anziani «Sono alberi che portano sempre frutto e persone che continuano a sognare. Noi dobbiamo mettere in dialogo i giovani con i sogni degli anziani. Questa è una cosa che Papa Francesco ripete spesso. I sogni degli anziani sono quelli che hanno costruito la nostra società».

La penitenzieria apostolica ha anche disposto l’indulgenza plenaria per questa giornata: ecco il decreto con le indicazioni.