Nella giornata di ieri è morto all’ospedale Valduce di Como il professor Attilio Sangiani, tra i fondatori del Centro di Aiuto alla Vita di Como, associazione di cui è stato a lungo presidente.
Quella di Sangiani è stata una figura intensa e preziosa dell’associazionismo cattolico in Diocesi di Como. Dapprima nelle fila dell’Azione Cattolica Diocesana, poi nell’ambito del Movimento per la vita e, come detto, nel Centro Aiuto alla Vita.

La sua fu l’espressione di una coscienza cristiana formata e matura che, all’indomani del Concilio Vaticano II e di fronte alle sfide impellenti della società civile e politica, percorsa da repentini fremiti di cambiamento, seppe raccogliere l’appello dei vescovi italiani a un impegno fattivo nel campo culturale e sociale e a una testimonianza incisiva di servizio nel mondo.

Di seguito pubblichiamo un ricordo giunto in redazione dal Centro di Aiuto alla Vita di Como.

“Ieri lunedì 18 ottobre, è venuto a mancare il nostro prof. Attilio Sangiani, secondo Presidente dell’Associazione: perché nostro? Perché, dopo la sua famiglia, appartiene alla famiglia del CAV, dal momento della sua fondazione (27/9/1979) ad oggi. L’atto costituivo dell’Associazione riporta il suo nome e quello della sua cara moglie Palma, che lo ha sempre seguito e condiviso i suoi pensieri e le sue iniziative; infatti di lui è stato il progetto della nostra comunità “La Corte della Vita” di Villaguardia con lo scopo di dare testimonianza concreta alla mission del CAV, ovvero di salvaguardare ogni vita umana dall’inizio della sua esistenza. Quindi non solo parole, importanti, ma anche atti reali, tangibili di questo impegno.

Da 25 anni a Civello di Villaguardia una corte al servizio della vita

Alla Corte della Vita con la moglie Palma

Il 15 ottobre scorso abbiamo festeggiato 25 anni di attività, Attilio e Palma sono stati invitati, ma sapevamo già che non ce l’avrebbero fatta ad essere presenti; ma li abbiamo affettuosamente e con riconoscenza nominati come protagonisti di un progetto che li ha impegnati in modo pieno e completo, portando dei cambiamenti anche alla loro vita personale.

Queste le parole di un allora ragazzo che era venuto al CAV come obiettore di coscienza: “Attilio, insieme ad Aurelia e Cornelia (altre figure di rilievo nella storia del CAV) sono stati per me esempi di vita donata al CAV, mi hanno formato e sostenuto nella mia piccola esperienza di obiettore prima e poi nell’essere membro della grande famiglia del Centro. Il prof. Sangiani credeva nella Vita nascente e non solo, ma nel suo operare, sapeva essere anche ruvido e fermo nelle sue convinzioni; talvolta mi sembrava di non capire il motivo di rimproveri e scelte diverse, un po’ come i figli di fronte a un no secco detto dal papà…  ma poi, col tempo, ho imparato ad apprezzare la sua fermezza… Vederlo con i bambini poi era commovente, tanta era la sua tenerezza. Spero che da lassù continui a vegliare sul suo e nostro Centro di Aiuto alla Vita nascente!” (questo ragazzo, ormai uomo e padre di famiglia,  collabora ancora al nostro interno per cui il seme gettato ha dato buoni frutti!).

 Noi siamo la nostra storia e Attilio continuerà ad appartenere a quella del CAV: non ti dimenticheremo come non dimentichiamo tutte le persone che ci hanno accompagnato in questi 42 anni e che non sono più tra noi. Buon viaggio Attilio!

Il CAV di Como