1897 – 2022: la Casa Madre di Lora delle suore Guanelliane, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza compie 125 anni. La Binda era il nome originario del vasto fabbricato oggi conosciuto come Casa “Santa Maria della Provvidenza”, nella frazione comasca di Lora. Edificata come filanda nel 1760 dai fratelli Melchiorre e Cosimo Binda, dopo una serie di passaggi di proprietà e destinazioni varie (fu anche una fabbrica di bottoni…), giunse nel 1895 ai fratelli Antonio e Vincenzo Baserga.

 Il cortile interno della Casa con la grande magnolia

Una simile area, ormai dismessa interessava a molti: il Comune di Como, l’ospedale Sant’Anna, diversi privati. Ricorda don Guanella nelle sue memorie autobiografiche: “Il vastissimo locale già filanda Binda e poi fabbrica di bottoni, era stata trattata dal Municipio per un asilo di infezioni, dall’ospedale di Sant’Anna per un comparto dei matti, dalle orfane della città in Santa Chiara per ricovero proprio. Il vescovo Ferrari ne avrebbe fatto una villa per i suoi chierici e negozianti di Berlino l’avrebbero comperata per oggetto d’industria, ma chi per una ragione chi per altra se ne allontanarono”.

Don Guanella che, visto anche il numero sempre crescente di poveri che bussavano alla porta della Casa “Divina Provvidenza” di Como, era alla ricerca di una soluzione per trasferire il reparto femminile, l’acquistò nel 1897, proprio 125 anni fa, per 45.000 lire. Egli stesso ricordava: “intorno allo zampillo d’acqua che pasce i pesci rossi nel giardino presso la grande magnolia […], sedevano il Signor Sindaco [Baserga di Brunate] il Signor banchiere Luigi Minoletti, il Signor Dottor Notaio Paolo Zerboni e lì si contrattò per lire 45 mila l’intero locale della Binda. Denari non erano ancora pronti ma in brevi anni si saldò l’intero acquisto“. “E come e quando fu pagato il grandioso locale? Grazie alla bontà del signor notaio dottor Paolo Zerboni e del signor banchiere Minoletti di Milano, il signor Baserga venditore si accontentò di un acconto di 3000 lire, e il resto alle disposizioni e voleri della divina Provvidenza”.

 La Casa in un’immagine d’epoca

Don Guanella, nel marzo 1897, trasferì alla Binda l’intero settore femminile di Como: tre suore, cinquantotto novizie, centottanta ricoverate e il 20 giugno procedeva all’inaugurazione.

Nel 1899, due anni dopo, l’instancabile sacerdote partecipò con entusiasmo alle celebrazioni per il centenario dell’invenzione della pila, per rendere omaggio al comasco Alessandro Volta, uomo di genio che seppe mirabilmente coniugare la scienza con la fede. Aveva pertanto lanciato l’iniziativa di realizzare proprio qui, sulla collina di Lora un grandioso faro elettrico che illuminasse la casa natale di Volta a Como e la sua tomba a Camnago, sovrastato da una statua del Sacro Cuore, a protezione della città di Como. Per raccogliere consensi e fondi, tra l’altro, si inserì anche nei programmi ufficiali di convegni o manifestazioni in programma per quell’anno. In particolare, il 2 giugno, don Guanella invitò a pranzo nella Casa di Lora i circa trecento partecipanti al convegno mondiale dei Telegrafisti che si era tenuto a Como. A ricordo e ringraziamento della cordiale accoglienza, gli donarono poi una medaglia, ora conservata nel museo “Don Guanella” di Como e lo dichiararono telegrafista ad honorem.

Nonostante tanto impegno l’iniziativa però non riuscì a concretizzarsi. Il progetto crebbe nelle esigenze autorizzative ed economiche; sorsero molte difficoltà e non ci furono appoggi da parte delle autorità.

Nel 1902 fu inaugurata la chiesa, progettata dall’ingegner Silvio Valli; nel 1905 vi furono aggiunti due altari secondari. Nel 1936, per le crescenti necessità, la chiesa fu allungata, e si approfittò anche per disporre nella cappellina adiacente le spoglie di Madre Marcellina Bosatta, cofondatrice e prima Superiora Generale delle suore guanelliane, traslate dal cimitero di Lora con una grande cerimonia presieduta dal vescovo Alessandro Macchi. In quell’occasione lo stesso Vescovo consacrò la chiesa (27 ottobre 1936). Accanto a Madre Marcellina riposano altre sorelle che hanno guidato la Congregazione, ultima in ordine di tempo Madre Serena, oltre a Caterina, amata sorella del Fondatore.

In questi 125 anni le porte di questa Casa sono state sempre aperte ai nuovi e diversi bisogni che sono via via emersi: dalle ragazze in difficoltà, alle persone anziane, ai profughi, attraverso un percorso non privo di difficoltà, ma animato dalla generosità e dalla dedizione di tante consorelle, tanti guanelliani cooperatori e tanti operatori laici. Immutato è lo stile di accoglienza con un vero spirito di famiglia, come voleva don Guanella.

Il programma di domenica

Domenica 2 ottobre per fare memoria grata di questo anniversario, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza di Lora organizzano un momento di festa. Spiega suor Sara, la superiora della Casa: «Vi invitiamo ad unirvi a noi per ricordare la nostra storia di benedizione, per ringraziare per tutti i doni ricevuti in questi 125 anni di vita della Casa Madre e per rimanere nell’amore a Dio, ai piccoli e ai fratelli». Il programma prevede:

ore 16.00: narrazione a più voci sulla storia degli inizi della Casa, a cura di Silvia Fasana, intervallata da canzoni sulla carità della band musicale romana “Rabbiosa”. I “Rabbiosa” sono Valerio Marchei (voce e chitarra acustica), Mino Ciciriello (tastiere e cori), Marco Polani (basso e cori), Fausto Top (chitarra elettrica e cori); Stefano Bernardi (testi).

ore 17.00 Celebrazione eucaristica nella chiesa della Casa presieduta da Padre Umberto Brugnoni, Superiore Generale dei Servi della Carità.

ore 18.15: Inaugurazione del rinnovato sentiero meditativo sul tema della carità allestito presso il parco della Casa nell’ambito del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella”.

ore 18.30: Cena all’aperto.

Per la prenotazione: tel. 338.4962391