Un arcobaleno di iniziative, anche dai nostri territori, per non dimenticare. Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della Seconda guerra mondiale, i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla 60 esima armata dell’esercito sovietico. Quella data è diventata il simbolo di una delle epoche forse più buie della nostra storia moderna. E nel 2005 l’Onu la proclama ufficialmente Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. Un omaggio alle vittime del nazi-fascismo e l’occasione per riflettere su una vicenda che ci riguarda tutti da vicino, ieri come oggi.
Come detto, particolarmente denso il calendario delle iniziative promosse, anche quest’anno, per celebrare la Giornata, impossibile elencarle tutte. Trovate QUI il calendario delle principali in PROVINCIA DI COMO.

Evento centrale, per il capoluogo comasco, sarà l’incontro in programma a Como, presso la Biblioteca Paolo Borsellino, sabato 28 gennaio, dalle 15 alle 17.30. Il pomeriggio di testimonianze sarà introdotto da una lettura teatrale a cura di Gabriele Penner e Arianna Di Nuzzo del Teatro d’acqua dolce, a cui seguirà una serie di interventi di approfondimento sulle deportazioni nel territorio comasco. Trovate QUI la locandina.
Tra gli eventi legati al ricordo di quel tragico periodo storico spicca anche “In treno per la memoria”, iniziativa sindacale che coinvolgerà alcune classi della scuola secondaria di secondo grado nel viaggio di studio e conoscenza dei campi di concentramento e sterminio di Mauthausen in Austria, dal 24 al 27 marzo prossimi. Trovate QUI i riferimenti all’iniziativa a cui, per il territorio comasco prenderanno parte una settantina di persone, , tra cui una quarantina di studenti dell’Istituto Ripamonti di Como e una ventina dell’Istituto Romagnosi di Erba.

«La nostra memoria è labile e tende a dimenticare facilmente – commenta Antonio Proietto, segretario dell’Anpi provinciale di Como, realtà capofila della rete della Giornata della Memoria -. Abbiamo bisogno di ricordarci quanto accaduto negli anni più bui della nostra vita, per non ricadere negli stessi errori. Anche se, osservando quanto succede oggi, sembra non sia cambiato nulla. La Giornata è l’occasione per tenere vivo il ricordo di un’epoca storica, ma anche per onorare le tante persone ingiustamente perseguitate a seguito del proprio credo, orientamento religioso, politico, sessuale. Persone che, con la loro opposizione, hanno contributo alla resistenza contro il regime».

A promuovere gli appuntamenti dedicati al Giorno della Memoria in provincia di Como sono:
ANPI Provinciale Como, ARCI provinciale Como, Articolo Uno Como, Associazione Lissi, Auser provinciale Como, Centro Studi Schiavi di Hitler, CGIL-CISL-UIL, Como senza frontiere, Coop Lombardia Comitato Soci zona di Como, Ecoinformazioni, Fondazione Avvenire, Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Musica Spiccia, Osservatorio Democratico sulle nuove destre, Partito Democratico Como, Partito della Rifondazione Comunista Como, Sinistra Italiana Como. Le singole iniziative sono co-organizzate con: Comune di Como, Comune di Carbonate, Comune di Olgiate Comasco, Comune di Mariano Comense.

Eventi sono in programma anche in PROVINCIA DI SONDRIO. In particolare la Biblioteca civica Pio Rajna di Sondrio ospiterà gli incontri pubblici con Roberto Matatia, imprenditore in pensione che si occupa di divulgazione della memoria della Shoah, e con Salvatore Trapani (nella foto), giornalista e scrittore, e con una mostra bibliografica che si potrà visitare fino a venerdì 3 febbraio.
Lo scorso venerdì 20 gennaio, introdotto dall’assessore alla Cultura, Marcella Fratta, è stato Roberto Matatia a presentare il suo libro “I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli nati negli anni del fascismo”. Considerato un caso editoriale dalla sua uscita, avvenuta nel 2014, racconta le vicende di parte della famiglia dell’autore, dei rapporti stretti con Mussolini e con alcuni gerarchi, delle persecuzioni subite e della tragica fine. A Forlì sono state posate le Pietre di inciampo dedicate ai componenti della famiglia. Da anni, attraverso i suoi libri, conferenze e lezioni, Matatia parla della tragedia della Shoah raccontando della sua famiglia e di altre persone.
Mercoledì 1 febbraio, alle ore 17.30, sarà ospite della Biblioteca Salvatore Trapani con il suo libro “Di fronte alla Shoah. Arte fra testimonianza ed empatia”, finalista per il Premio Nabokov, un saggio dedicato ad alcuni celebri artisti deportati nei lager nazisti e ad altri contemporanei. Le arti visive come strumento narrativo della memoria nelle produzioni di artisti imprigionati e di altri delle generazioni successive per condurre la memoria oltre i sopravvissuti. Trapani, già corrispondente da Berlino per “Shalom Mensile” e “Il Giornale”, si occupa di memoria storica, arti visive e gender equality, cooperando come formatore, tra gli altri, per il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa a Berlino e per l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Reggio Emilia.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Per saperne di più leggete l’edizione di questa settimana del nostro Settimanale.