Venerdì 26 gennaio, con la pedagogista e ricercatrice Paola Bignardi, si inaugura il percorso proposto dalla Pastorale Giovanile-Vocazionale “Facciamo Fuori l’Oratorio”, giunto alla sua quarta edizione.
Appuntamento alle ore 20.45 in Seminario, a Como, con la possibilità di seguire l’incontro anche via streaming, iscrivendosi al form pubblicato sul sito giovani.diocesidicomo.it.
«Sono alcuni anni che si rinnova questa proposta – ci spiega il direttore diocesano della PG don Pietro Bianchi –. C’è sempre grande interesse e, anche per l’edizione 2024, abbiamo pensato a un itinerario di tre serate in cui al centro della riflessione ci sono i giovani, il loro rapporto con la fede e il ruolo dell’oratorio in questa dimensione».
Paola Bignardi, già presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana e ricercatrice dell’Istituto Toniolo, impegnata, in modo particolare nell’Osservatorio Giovani, da anni si occupa del tema giovani e fede: «ha una grandissima esperienza – approfondisce don Pietro – frutto dell’ascolto sia dei giovani che vivono e si impegnano nella Chiesa sia dei “lontani” o degli “allontanati”. Avremo quindi la possibilità di approfondire l’argomento a partire dalla visione che i giovani hanno della Chiesa».
Nei suoi recenti interventi sul quotidiano “Avvenire” proprio Bignardi ha affrontato il tema in una serie di nove articoli, nei quali emergono le domande, le attese, i sogni, la spiritualità dell’universo giovanile rispetto alle grandi sfide della fede.
I successivi due incontri, il 1° febbraio all’Oratorio di Talamona, il 9 febbraio di nuovo in Seminario a Como – sempre alle 20.45 e con la possibilità di seguire in streaming iscrivendosi sul sito della pastorale giovanile – il focus si restringerà in modo specifico sull’oratorio: nel secondo incontro con Marco Moschini (responsabile del “corso di perfezionamento, gestione e coordinamento dell’oratorio”, un master attivato da oltre 10 anni dall’Università di Perugia), nella terza serata con il coinvolgimento diretto della nostra pastorale giovanile diocesana.
«Vogliamo capire se e come si stanno pensando e ripensando gli oratori in Italia e non solo – riflette ancora don Pietro –. Ci sono sempre meno sacerdoti, molti oratori si riorganizzano anche in seguito ai cambiamenti nelle parrocchie e allora vogliamo chiederci cosa si sta facendo? Cosa si può fare? Su quali risorse contare? L’oratorio ha ancora senso?».
Tutte domande che animano il percorso “Facciamo fuori l’Oratorio” fin dalla sua nascita, da quando, dopo l’esperienza della pandemia, ci si interroga sulla necessità di non fermarsi alle strutture ma di guardare alle persone, alle esperienze, alle relazioni. E, a questo proposito, l’incontro conclusivo del 9 febbraio vuole proprio fare il punto «su cosa bolle in pentola nella nostra diocesi – dice ancora don Bianchi –. Faremo parlare alcune attività sperimentate in provincia di Como e di Sondrio e che da un paio d’anni stiamo seguendo come Pastorale Giovanile».
Si tratta di «coordinatori laici, famiglie, educatori assunti tramite cooperativa, ma anche associazioni o movimenti ecclesiali che sono impegnati nel coordinamento della vita in oratorio con il coinvolgimento della comunità e di tantissimi volontari. Sono esperienze belle, in crescita e di crescita: vogliamo tutti metterci la testa – conclude don Pietro –, riflettere, raccontare le esperienze e guardare insieme al futuro dei nostri oratori».