Dopo le 16.30 era già continuo il flusso di persone in transito lungo il tratto di lungolago, a Como, davanti a piazza Cavour inaugurato nel pomeriggio di mercoledì 27 marzo. Una passeggiata che, finalmente, ora si può percorrere con continuità da S. Agostino fino a piazza Cavour. Si completa così un altro tassello di una storia iniziata 16 anni fa, nel gennaio 2008, e una spesa che da 16 è lievitata a circa 35 milioni di euro. Un anno fa veniva aperto il tratto da Sant’Agostino alla Darsena, cui pochi mesi dopo seguiva l’inaugurazione fino alla nuova biglietteria. Ora, completate le difese idrauliche, sarà finalmente possibile arrivare fino alla piazza, in attesa dell’ultimo tratto verso i giardini a lago, l’ex cosiddetto lungolago Zambrotta, che dovrebbe essere ultimato entro il mese di luglio di quest’anno.

Presenti, all’inaugurazione, con il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, gli assessori Massimo Sertòri e Alessandro Fermi, i vertici dell’impresa che ha svolto i lavori, l’ing. Alessandro Caloisi, responsabile unico del procedimento del cantiere, il sindaco di Como Alessandro Rapinese e alcuni dei sindaci che hanno seguito il travagliato iter dell’opera: Stefano Bruni e Mario Landriscina.  Presente anche la ministra per le disabilità, comasca, Alessandra Locatelli.

«Nello svolgimento di questo cantiere abbiamo scelto di lasciare la viabilità inalterata, consentendo ai pedoni di transitare – sono state le parole dell’assessore Sertori –. Progressivamente, arrivando da S. Agostino a piazza Cavour, man mano che un tratto veniva completato, lo abbiamo aperto e lasciato libero a chi voleva usufruire del lago. Per consentire questi aspetti di viabilità e mobilità abbiamo approvvigionato l’opera prevalentemente dal lago. Potete pertanto immaginare le difficoltà che abbiamo riscontrato. Da qui in poi, però, di imprevisti non ce ne saranno più, visto che la prevalenza delle opere riguarderà per lo più gli arredi piuttosto che interventi legati agli adeguamenti alla normativa sismica. Oggi siamo soddisfatti di restituire un’opera tanto attesa, dai comaschi e non solo».

«È un momento importante per noi comaschi – ha dichiarato il sindaco Rapinese -. Un giorno che abbiamo aspettato da molto tempo. Il passato è stato senza dubbio tribolato, ma quello che viviamo oggi è un bel presente. Un giorno splendido per tutti i comaschi, che riprendono possesso di una parte di città».

«Quello di oggi è un ulteriore passo che va nella direzione della conclusione dei lavori – le parole del governatore Fontana – che saranno sicuramente terminati entro la fine di giugno di quest’anno, quando tutto il sistema, anche quello di sollevamento potrà entrare in funzione, e quindi allontanerà definitivamente ogni rischio di esondazione. Quello che celebriamo è il frutto di un percorso che viene da lontano. Per questo abbiamo oggi voluto fossero presenti alcuni dei sindaci che, nella loro amministrazione hanno contribuito ad affrontare le difficoltà di un cantiere non ampio, ma certamente complesso. E visto che abbiamo qui con noi anche una rappresentanza del Governo (la ministra Locatelli, ndr) la esortiamo a far presente a Roma come la Lombardia sappia essere efficace ed efficiente. Ci diamo appuntamento nei primi giorni di luglio per l’inaugurazione definitiva».

«L’efficienza di Regione Lombardia si è vista in questi anni e si vede costantemente in tante altre attività – le parole della ministra Locatelli -. Da comasca sono orgogliosa di quest’ottimo risultato. E ora andiamo avanti spediti. Stiamo lavorando anche sul miglioramento di alcuni aspetti legati all’accessibilità, che mi è stato garantito potranno essere adeguati in corso d’opera. E anche questo è un importante segno di efficienza e attenzione».

«Per me, comasco, oggi è una giornata estremamente importante – ha aggiunto Alessandro Fermi -. Ho avuto l’onere e l’onore di seguire l’intera genesi di quest’opera, da quando il governatore Maroni con coraggio decise di avocare a sé il cantiere e di provare a gestirlo, dopo tante difficoltà. Arrivare fino a oggi, insieme all’impresa, è stato qualcosa che in alcuni momenti sembrava impossibile. Ora possiamo dire che il grosso è fatto e con orgoglio restituiamo una delle passeggiate più belle al mondo. Oggi è il momento della gioia».

Soddisfatto anche l’ex sindaco Bruni, da cui il cantiere è partito: «Il mio stato d’animo è certamente d’entusiasmo. Credevamo che quest’opera fosse qualcosa di grandioso per la città, e oggi ne abbiamo conferma. Poi abbiamo dovuto sudare lacrime e sangue, pagare dei prezzi anche personali oltremisura… Ma questo fa parte della politica. Il risultato poteva concretizzarsi molto prima, certo, ma alla fine ci si è arrivati. Se tornassi indietro lo rifarei? Certamente, anche se probabilmente non commetteremmo certi errori di comunicazione in cui siamo incappati all’inizio».

Fine lavori e inaugurazione, dunque, tra fine giugno e luglio 2024. Intanto, ha confermato l’assessore Sertori, prosegue anche l’iter per la scelta dei parapetti. «Abbiamo proposto alla Soprintendenza alcuni modelli da valutare – ha dichiarato l’assessore -. Una volta effettuata la scelta si provvederà alla progettazione definitiva e all’ordinazione dei materiali».