In questa vigilia di Pasqua abbiamo raggiunto telefonicamente padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza. Gli abbiamo chiesto di raccontarci come si stanno preparando alla grazia della resurrezione in una terra lacerata dalla guerra e dalla disperazione
Innanzitutto come state? Cosa significa oggi vivere a Gaza? Ci può aggiornare sulla situazione?
Come vivrete la Pasqua?
Quali aiuti stanno arrivando?
Il dramma di questa guerra, credo, stia nelle ferite del passato, che hanno portato alla situazione attuale e che minano profondamente il futuro… come se ne esce?
Secondo lei, è possibile creare un ponte, un dialogo, fra la gente comune, che isoli le ideologie di una e dell’altra parte, per mettere fine a questa strage quotidiana?
Cosa possono fare i cristiani nel dramma della guerra? E noi, in che modo possiamo essere di aiuto?