È alta, in provincia di Sondrio, l’attenzione nei confronti di un tema caldo anche per il dibattito nazionale: ovvero i voucher lavoro. Nei prossimi mesi, dopo la decisione della Consulta di ammettere il referendum proposto dalla Cgil, come elettori, saremo chiamati alle urne per decidere se abrogare o meno questa modalità di pagamento di lavoro, nata nel 2003, con la Legge Biagi, per far emergere dal nero il pagamento di occupazioni occasionali e divenuta, via via, una vera e propria forma retributiva fino a 7mila euro, per mansioni anche di tipo stabile. Il referendum sull’abolizione dei voucher (sempre che il Governo non decida di riformarli prima) dovrebbe svolgersi, insieme a quello per la reintroduzione della «piena responsabilità solidale in tema di appalti», fra il 15 aprile e il 15 giugno.

voucher_tabaccheriaTornando ai voucher, sono tre i “tagli” emessi, per un controvalore, lordo, di 10, 20 e 50 euro, comprensivi sia del compenso dato al lavoratore, sia dei contributi versati all’Inps. I dati nazionali dicono che negli ultimi due anni il ricorso ai voucher è letteralmente esploso: nel 2015 il fenomeno ha interessato quasi un milione e mezzo di lavoratori. Per arginare gli abusi è stata stabilita la tracciabilità telematica dei voucher, che devono essere emessi 24 ore prima del loro uso effettivo, indicando le generalità del destinatario e la durata della prestazione lavorativa retribuita con il buono.

ispettore-lavoroL’Ispettorato del lavoro di Sondrio, di fronte all’oggettiva diffusione del ricorso ai voucher, ha deciso di aumentare i controlli sul territorio. Sempre l’Ispettorato ha registrato un utilizzo sempre più ampio in tutti i settori occupazionali, non più soltanto in quelli legati alla stagionalità, come ristorazione e pubblici esercizi. Si  è allargato, e molto, anche il complesso dei destinatari, con un aumento significativo per quanto riguarda le fasce giovanili e l’occupazione femminile. Alcune irregolarità sono già state riscontrate e sanzionate. Si trattava soprattutto di giovani di fatto occupati a tempo pieno ma retribuiti parte con i voucher, parte in nero. I controlli, assicurano dall’Ente di ispezione, saranno sempre più capillari su tutta la provincia e copriranno l’intero arco della settimana e degli orari di lavoro.