Il 1° dicembre ricorre la Giornata Mondiale della Lotta contro l’Aids. In occasione di questo appuntamento l’ATS Insubria (in cui sono confluite la Asl di Como e di Varese) ha attivato, dalle ore 10 alle ore 18, per la giornata di giovedì 1° dicembre, presso l’ambulatorio MTS – Malattie a Trasmissione Sessuale del Dipartimento di Prevenzione Medico di Varese (Padiglione Biffi, via O. Rossi 9) la possibilità di un test rapido HIV sulla saliva. Test anonimo, gratuito e senza prescrizione medica.
L’Italia si colloca al 13° posto, tra le nazioni dell’UE, in termini d’incidenza di nuove diagnosi di HIV: nel 2015 sono stati segnalati 3.444 nuovi casi, una lieve flessione rispetto ai tre anni precedenti. La Lombardia è tra le regioni italiane con l’incidenza più alta, insieme a Lazio, Liguria ed Emilia Romagna.
Nel 2016 nel Comasco sono state riscontrate in tutto 20 nuove sieropositività HIV, in lieve calo rispetto all’incidenza media del periodo 2011-2015 pari a circa 39 casi all’anno.
Un quarto dei soggetti interessati è di nazionalità straniera; prevale nettamente il sesso maschile e l’età media di incidenza è di circa 35 anni (fascia più interessata 30-40 anni). L’infezione è stata contratta prevalentemente attraverso rapporti eterosessuali non protetti ed in minor misura rapporti omosessuali; in più di un terzo dei casi la diagnosi risulta tardiva.
L’esecuzione dei test per la diagnosi precoce è l’arma più efficace per iniziare per tempo la terapia contro l’HIV e per adottare di idonei comportamenti per ridurre la diffusione del contagio.
Ma che cos’è l’HIV?
L’HIV è il virus che distrugge il sistema immunitario. Essere sieropositivi non è però sinonimo di Aids, molte persone sieropositive, infatti, non progrediscono verso lo stadio clinico chiamato Aids. Una persona sieropositiva è dunque una persona che ha contratto il virus dell’HIV che può ammalarsi di Aids dopo molto tempo, quando il virus dell’HIV ha distrutto completamente il sistema immunitario.
Nel territorio di Como il numero dei casi segnalati di AIDS quest’anno è stato di 4, in calo rispetto al trend degli ultimi cinque anni. Nel periodo 2010-2014 infatti sono stati segnalati complessivamente 62 casi con una media di 12 nuovi casi all’anno.
I dati confermano la maggiore incidenza di malattia nel sesso maschile e in età sempre più avanzata, tra 40 e 60 anni; anche la modalità di contagio è prevalentemente riferita all’attività sessuale non protetta.
L’esecuzione dei test diagnostici per la diagnosi precoce è l’arma più efficace per iniziare per tempo la terapia e per adottare di idonei comportamenti per ridurre la diffusione del contagio.