Oggi ricorre il decimo anniversario della morte di mons. Teresio Ferraroni, vescovo di Como dal 1974 al 1989.

Una S. Messa di suffragio verrà celebrata – contestualmente al ricordo di un altro vescovo di Como, mons. Felice Bonomini – domenica 10 settembre, alle 16.30, nella basilica di S. Abbondio dove riposano le loro spoglie.

Monsignor Teresio Ferraroni morì all’età di 93 anni il 4 settembre 2007. Nato a Gaggiano, in diocesi di Milano, l’8 dicembre 1913, fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1936.

Eletto vescovo ausiliare di Milano nel 1967, divenne vescovo di Como nel 1974, dopo essere stato, fin dal 1970, coadiutore (con diritto di nomina) del suo predecessore, monsignor Felice Bonomini.

Rimase alle guida della Chiesa di Como fino al 1989. A fianco dei partigiani cattolici delle “fiamme verdi” durante la resistenza, Ferraroni ha legato il proprio ministero al mondo del lavoro lecchese.

Subito dopo la guerra, diede vita alle Acli, con «l’impegno di costruire in un giorno nascente qualcosa di nuovo», come scriverà in occasione dell’uscita di una storia dell’associazione.

Fu anche prevosto a Sesto San Giovanni (Mi). Nel gennaio 2007 aveva ricordato il 40esimo di ordinazione episcopale.

«Sono diventato vescovo a Concilio ormai terminato – disse in un’intervista -. L’entusiasmo suscitato dall’annuncio e dai primi anni del Concilio si scontrava con le difficoltà e la grande crisi istituzionale del dopo. Ho avuto la fortuna di fare due visite pastorali complete, che hanno contribuito a far accettare generosamente le novità conciliari e a far maturare nella gente il senso della fede, considerata non solo e non tanto eredità dei padri ma espressione del proprio vissuto quotidiano».

Come Vescovo di Como compì due “visite pastorali” (la prima indetta nel 1973, la seconda nel 1979). Provvide ai restauri del Palazzo vescovile di Como (esterno e cappella San Michele). Riunì nel seminario di Muggiò tutti i seminaristi. Trasformò gli edifici dell’ex seminario maggiore e vi costituì il Centro Sociopastorale cardinal Ferrari (25.1.1989) come sede per varie associazioni. Promosse l’Anno Feliciano nel 1600° anniversario della diocesi (386/1986). Al compiersi del 75° anno, presentò al Papa le dimissioni e si ritirò a Lecco.