A 525 anni dall’apparizione della Beata Vergine Maria a Gallivaggio, martedì 10 ottobre, il vescovo Oscar Cantoni ha fatto visita al santuario mariano che sorge in Valle Spluga.

Nell’omelia della Messa solenne presieduta questa mattina, monsignor Cantoni ha definito il luogo «centro spirituale di tutta la Val Chiavenna».

«Qui – ha ricordato il Vescovo – Maria, apparendo a due povere fanciulle nel 1492, si è presentata quale madre della misericordia. Maria ha il compito di attestare, come ci ha ripetuto papa Francesco, che “la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno” (MV 24). In Lei e nella dolcezza del Suo sguardo, possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Questo è il grande compito che ci è offerto ogni qualvolta ci rivolgiamo a Maria. Intravvedere dentro i suoi comportamenti qualcosa che appartiene al Figlio suo, dal momento che Maria è lo strumento attraverso cui Dio si serve per rendere visibile la sua bontà misericordiosa verso tutti gli uomini, suoi figli».

Ricordando l’affidamento della Madre al discepolo Giovanni, compiuto da Gesù sulla croce, il Vescovo ha invitato a concentrare la comune preghiera dei presenti «su un unico obiettivo: quello di affidare a Maria l’esperienza ecclesiale alla quale ho chiamato tutti i fedeli della nostra Chiesa, attraverso la celebrazione di un prossimo Sinodo. Mi è parso – ha aggiunto – che questo impegno potesse offrire la possibilità di estendere i benefici dell’anno santo della misericordia, attualizzati nei nostri contesti di vita al di là della chiusura del Giubileo».

Il vescovo Oscar ha quindi ripreso le parole di papa Francesco nella Misericordia et misera: «“Termina il Giubileo e si chiude la Porta Santa, ma la porta della misericordia rimane sempre spalancata. Abbiamo imparato che Dio si china su di noi perché anche noi possiamo imitarlo nel chinarci sui fratelli”.  E’ tempo quindi – ha detto monisgnor Cantoni – di guardare avanti e di comprendere come continuare con fedeltà, gioia ed entusiasmo a sperimentare e trasmettere la misericordia divina perché essa diventi proprietà comune. è un compito al quale non possiamo sottrarci perché il mondo ha bisogno della misericordia: senza di essa non può continuare a vivere».

«Le nostre comunità – ha concluso – potranno rimanere vive e dinamiche nell’opera di nuova evangelizzazione nella misura in cui la conversione pastorale sarà plasmata quotidianamente dalla forza rinnovatrice della misericordia».

Di seguito pubblichiamo il testo integrale dell’affidamento a Maria da parte del vescovo di Como, Oscar Cantoni.

Atto di affidamento a Maria perché guidi la Chiesa di Como che si appresta a celebrare il Sinodo per attuare la misericordia di Dio nella storia di oggi

Pieni di fiducia, ricorriamo a te, o Maria, che dall’alto di questi tortuosi monti vigili sulla nostra Chiesa con sollecitudine materna e raggiungi con il tuo sguardo amorevole tutte le comunità cristiane, sparse lungo l’intera Diocesi.

A Gallivaggio ti sei presentata un tempo a due povere fanciulle come madre di misericordia. Qui ora accogli anche noi, tuoi figli, deboli e fragili, ma fiduciosi nel tuo materno aiuto, a nome di tutti i discepoli di Gesù, che si lasceranno coinvolgere e appassionare nella avventura del prossimo Sinodo diocesano.

Ci affidiamo a te, o Maria, perché tu ci aiuti a rivestirci dei sentimenti del tuo figlio Gesù, fino a lasciarci plasmare e quindi impregnare dalla sua misericordia, attraverso la quale Egli ci mostra il volto compassionevole del Padre e manifesta, con la tenera presenza dello Spirito Santo, i segni del suo amore premuroso e fedele.

Tu, o Maria, che sei madre del buon consiglio: fa’ che sappiamo leggere la nostra vita e interpretare la storia del nostro mondo con lo stesso sguardo, pieno di tenerezza e di amore, con cui oggi Cristo tuo Figlio la guida, senza cadere nella sfiducia se la prepotenza e la superbia sembrano vincenti, se l’individualismo e l’indifferenza vorrebbero prevalere.

Tu che oggi nella Chiesa hai il compito di assistere i discepoli del tuo Figlio: per tua intercessione, lo Spirito Santo, di cui sei sposa e tempio, possa aiutarci a costruire il mondo a partire dalla Trinità misericordia e così noi tutti possiamo contribuire, con la fantasia della carità, a presentare la Chiesa come primizia del mondo rinnovato dalla misericordia.

Consacrati con te, o Maria, al disegno della Trinità per la vita del mondo di oggi, nella attesa della pienezza del Regno, consegniamo a te, o Madre, al tuo Cuore Immacolato, questi nostri ardenti desideri.

X Oscar Cantoni, vescovo di Como

Gallivaggio, 10 ottobre 2017.