Quella di domenica 5 novembre è stata una giornata di festa per la parrocchia di San Pedro de Carabayllo e per don Roberto Seregni, missionario fidei donum della diocesi di Como. In quella data infatti 140 fedeli della parrocchia, tra ragazzi e adulti, hanno ricevuto il sacramento della Cresima.

Ma don Roberto ha un motivo in più per essere felice: tra i ragazzi che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione c’era infatti anche un gruppo di giovani con differenti forme di disabilità.

“Per questi ragazzi e soprattutto per le loro famiglie – racconta don Roberto – è stato un modo per riscoprire la propria dignità di uomini e di figli di Dio. Non è una cosa scontata perché, ancora troppo spesso, nella società peruviana la disabilità viene vissuta come uno stigma, una vergogna, qualcosa da tenere nascosto”.

La celebrazione della Cresima di questi ragazzi è per la comunità di San Pedro al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza.

“Da tempo, grazie al coinvolgimento dei volontari della Caritas parrocchiale  – continua don Seregni – abbiamo avviato un percorso di conoscenza e accompagnamento di circa 25 ragazzi con diverse forme di disabilità che vivono nelle cappelle in cui è divisa la parrocchia. Una vicinanza di tipo medico e terapeutico, con l’accompagnamento al policlinico diocesano di Nuestra Senora di Fatima (dove è parroco don Ivan Manzoni ndr) che si aggiunge a quella psicologica e spirituale. Proprio ascoltando le famiglie ci siamo accorti di come molte di loro pensassero che i sacramenti fossero preclusi ai loro figli perché affetti dalla sindrome di Down o perché paralizzati. Con loro è così iniziato un percorso di accompagnamento che è culminato nella celebrazione di domenica”.

Il rito della Cresima è stato preceduto nella giornata del 1° novembre, solennità di tutti i Santi, da una giornata di ritiro. Nella foto di apertura alcuni dei ragazzi vestiti da “Santi”.