Lunedì 11 dicembre è partito in Cattedrale di Como il progetto #Visitailduomodicomo, la prima esperienza di collaborazione tra una scuola e il Duomo, secondo i dettami della legge sull’Alternanza scuola e lavoro. L’istituto coinvolto è il Liceo Classico Volta. Il primo step vede impegnati i ragazzi, ben 60, dall’11 al 22 di dicembre dalle ore 14.00 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì.
Gli studenti si caleranno nel ruolo dell’accoglienza dei visitatori, che avranno la possibilità di essere poi accompagnati da questi giovani Ciceroni attraverso le bellezze della Cattedrale. Non si tratta certo di guide, ma per qualche giorno i ragazzi potranno incontrare i visitatori e accompagnarli sullo stesso percorso che in Cattedrale è stato rinnovato per i turisti nel giugno scorso. La collaborazione continuerà fino alla fine dell’anno scolastico e, si augurano i promotori, anche in futuro. Nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2018 a seconda delle varie classi l’alternanza vedrà impegnati i ragazzi per intere giornate nei limiti delle loro ore di stage.
«Il rapporto creatosi tra la Cattedrale e il Liceo Classico Volta rappresenta per noi una novità straordinaria – il commento del dott. Angelo Valtorta, dirigente del Liceo Classico Volta di Como -. Per questo non posso che ringraziare il Duomo per aver concesso alla nostra scuola questa opportunità, che permette ai ragazzi di vivere un’esperienza di impegno davvero significativa e qualificante. In un momento in cui l’alternanza scuola-lavoro si trova nell’occhio del ciclone, additata di proporre ai ragazzi esperienze lavorative scadenti, ecco che questa occasione si inserisce invece con pregevole ricchezza nel percorso scolastico dei nostri studenti, consentendo loro di spendere sul campo le competenze acquisite a scuola».
C’è qualche aspettativa da parte dei ragazzi?
«I ragazzi non credo abbiano, di per sé, particolari aspettative, se non quella di vivere un’esperienza bella e significativa. E quando si configura in questi termini diventa anche qualificante. I nostri studenti hanno tutte le carte in regola per fare bene: sono seri, preparati e motivati, e questo permetterà loro di spendersi con ancora maggiore determinazione».
Con che spirito tornano i ragazzi dopo aver vissuto l’esperienza dell’alternanza?
«Di solito tra gli studenti si percepisce un buon grado di consapevolezza dell’esperienza vissuta, anche quando la valutazione non è stata estremamente positiva. Il contatto con la realtà esterna, con un mondo lavorativo spesso percepito estremamente lontano dalla vita scolastica, la possibilità di mettere in gioco, concretamente, nozioni e competenze acquisite in forma teorica, vengono sempre vissuti come un valore, un’occasione di crescita. Se a ciò si aggiunge, poi, anche la possibilità di misurarsi in un’attività intrinsecamente significativa, come quella in Cattedrale, allora sarà tanto di guadagnato!»