Vado camminando per le strade e salgo lungo le ripide scalinate che si inerpicano sulle pendici del “cerro”, fra le casette di legno dell’immensa periferia di Lima: quartieri poveri, migliaia e migliaia di persone. Impossibile arrivare dappertutto! Mi sento piccolo, limitato, insufficiente fra i bisogni e le sofferenze di tanta gente, che si dibatte fra le sfide della vita. Cosa posso fare?

Penso alle parole di Gesù: “Io starò sempre con voi fino alla fine del mondo”. So e sento che Lui è presente, va avanti a noi dovunque. Allora mi affido a Lui, mi lascio lascio condurre. D’altra parte non sono qui e non vado per me stesso, ma per la gente; avendo nella mente e nel cuore il Vangelo delle Beatitudini, il sogno di un mondo giusto e fraterno. Non vado con la pretesa di insegnare. Cerco di condividere la fede e le cose della vita, soprattutto con i più bisognosi. Stando con loro, tante volte ho sperimentato che i poveri e gli ultimi, magari senza formazione dottrinale ma cresciuti alla scuola della vita, sono i primi ad accogliere Gesù e i più credibili testimoni del Vangelo. Più che evangelizzare, mi evangelizzo con loro. E l’accoglienza delle persone più umili è la ricompensa più bella.

Così Flor, una donna semplice, da poco tempo animatrice di una comunità di quartiere dove il sacerdote non era mai arrivato prima, commenta: “Fino a ora noi dovevamo andare alla parrocchia, in centro città; adesso è il prete che viene a noi”. Ricordo anche Ramona, che mi chiama e mi dice: “Io non sono cattolica, ma Dio è il Dio di tutti; vieni a pregare per mio fratello ammalato”. Alla fine mi stringe la mano sussurrando: “Grazie, pastore!”.
Come dice Papa Francesco, bisogna andare all’essenziale, al cuore del Vangelo, ascoltato, meditato, vissuto insieme. Allora la gente lo condivide.
Commentava Quique, segretario del gruppo dei disabili: “Adesso il Vangelo lo risentiamo diversamente: meno dottrine e riti, più vita del popolo”.
E la verifica per me più semplice e chiara della missione sono le parole di Ranulfo, giovane papà impegnato in un quartiere: “Per me l’importante è Gesù”. Sono testimonianze piccole e semplici, che mi danno serenità, perché sono segno che il Vangelo di Gesù è accolto e vissuto.
Certo il Vangelo bisogna “farlo” più che “dirlo”. Si comunica e diffonde non con “atti” ma con “fatti”.
Per attrazione.

don Savio Castelli

I PROGETTI SOSTENUTI IN PERU’ GRAZIE ALLE OFFERTE RACCOLTE IN QUARESIMA

Nella foto di apertura: don Savio Castelli e don Roberto Seregni. Qui sopra: don Ivan Manzoni

Nella missione diocesana di Carabayllo nelle tre parrocchie di San Pedro, di Puente Piedra, e di Fatima, oltre alla formazione catechistica per l’evangelizzazione, molte sono le emergenze sanitarie. Tutto quello che occorre per i ricoveri ospedalieri e tutte le medicine sono a carico dei pazienti. Molte sono le persone povere che giungono nella capitale peruviana bisognose di cure e prive di ogni possibilità.

Nelle tre parrocchie sono attivi progetti per l’istruzione e la sanità:
1. Borse di studio per bambini /ragazzi più poveri e bisognosi: 3000 euro annui.
2. Doposcuola e laboratori di classe: 3000 euro annui.
3. Sostegno ai portatori di handicap: 3600 euro annui.
4. Corsi di preparazione per adulti e giovani per diventare catechisti, animatori e responsabili delle varie cappelle (comunità) in cui è divisa la parrocchia:  3500 euro annui.  è possibile sostenere un animatore per un giorno di formazione:  10 euro.
5. Contributo per il trasporto dei bambini in ospedali e in centri di fisioterapia: 500 euro annui (sostieni il trasporto di un paziente:  5 euro).
6. Contributo per acquisto di medicinali e per l’accesso alle cure mediche: 1500 euro annui.
(Sostieni l’acquisto di medicine di un paziente 10 euro).

Parrocchia di PUENTE PIEDRA
1. Catechesi familiare – nuovi gruppi: 1.200 euro.
2. Dopo scuola nella comunità dell’Immacolata: 900 euro.
3. Aiuto costruzione di una cappella:  10.000 euro.

Parrocchia di FATIMA
1. Progetto per la costruzione di un reparto per l’idroterapia nel Centro medico parrocchiale “Nostra Signora di Fatima”: 10.000 euro.
2. Contributo annuo per operatore sociale e amministrativo: 5.000 euro.

Parrocchia di SAN PEDRO
1. Contributo annuo per operatori professionali in campo sanitario: 3.000 euro.

CONTRIBUTO GIOVANI PERU’
1. finanziamento per permettere la partecipazione di alcuni giovani delle nostre 3 parrocchie in Perù alla GMG che si svolgerà nel 2018 a Panama:  5.000 euro.