La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo è sicuramente tra le più sentite a livello popolare, sia per il suo significato, che richiama la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, sia per lo stile della celebrazione la quale si accompagna, pressoché ovunque, a processioni, rappresentazione visiva di Gesù che percorre le strade dell’uomo. Le manifestazioni esteriori di fede, tuttavia, non devono far dimenticare il senso del Mistero Eucaristico nella sua totalità: è il memoriale che attua la nuova ed eterna alleanza tra Dio e il suo popolo, la quale trova il suo vertice nella Pasqua di morte e risurrezione di Cristo. Dio si fa veramente uomo, si abbassa in un atto di amore così grande da divenire cibo e bevanda, perché il mondo abbia la vita, e l’abbia in abbondanza; solo chi ha il cuore libero e semplice può avvicinarsi a questo mistero che rivela il modo tipico dell’agire di Dio, che manda all’aria gli schemi umani, rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili (cfr. Lc 1, 52).L’Eucarestia, se la si tratta senza superficialità, ha una forza provocatoria: pone, infatti, lo stesso interrogativo di Massa e Merìba: «Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?» (Es 17, 7b). Per il «sì» sarebbe (il condizionale è d’obbligo …) abbastanza (sufficit) solamente la fede (sola fides) e un animo sincero (cor sincerum), così come cantiamo, da secoli, nel Pange Lingua, l’inno eucaristico più famoso e più bello, composto da San Tommaso d’Aquino. Invece, purtroppo, alle volte siamo diventati complicati e la nostra spiritualità si è inaridita a forza di ragionamenti cervellotici che ci portano lontano, al posto di farci avvicinare. Torniamo, dunque, al Cenacolo, dove il Signore Gesù, nella notte dell’Ultima Cena, silenziosamente e con discrezione, si è chinato sui piedi dei discepoli e li ha lavati, ha spezzato il pane e versato il vino consegnando il ricordo eterno di queste realtà: «Fate questo in memoria di me» (Lc 22, 19b). Riappropriamoci di questi gesti e la comunione con Lui sarà davvero piena.

Don Michele Parolini