Sabato 8 Settembre alle 21.00 presso l’oratorio di Rebbio a Como si terrà un incontro pubblico con Edouard Kaldapa, il responsabile della Caritas della diocesi di Maroua-Mokolo nel Camerun del nord e coordinatore per il Camerun dell’accoglienza di profughi fuggiti dalla Nigeria. Recentemente ha partecipato ad un convegno a Berlino sulla situazione del bacino del lago Ciad.
Della situazione del nord del Camerun parla anche il Settimanale in uscita grazie alla testimonianza di due ex missionari fidei donum – don Giusto Della Valle e Brunetta Cincera – che, nel mese di agosto, sono tornati in visita a Mokolo.
Un viaggio per rinsaldare un legame mai spezzato con la Chiesa di Maroua-Mokolo e festeggiare il dono del sacerdozio di un giovane, padre Patience Kalkama, che avevano accompagnato nella sua crescita durante gli anni passati come fidei donum nella parrocchia di Mokolo-Mbua.
Quanto basta per toccare con mano la realtà di una regione, quella dell’Estremo nord, dove ancora pesanti sono le conseguenze delle violenze provocate dai miliziani di Boko Haram, attivi soprattutto nelle regioni di confine, e della guerra lanciata dagli eserciti di Camerun, Ciad e Nigeria nel tentativo di sconfiggerli.
“Rispetto al mio ultimo viaggio nell’ottobre del 2016 la situazione è certamente migliorata sia dal punto di vista della sicurezza che economico”, racconta don Giusto che precisa – tuttavia – come fosse ancora presente la scorta dell’esercito ogni volta che uscivano al di fuori del villaggio di Mokolo.
“Continuano ad esserci scontri e tensioni soprattutto nelle zone di confine – continua Della Valle -, dove è meglio non avventurarsi e da cui la gente è scappata, ma sembrano più violenze legate a razzie e attività di criminalità locale che non azioni del gruppo fondamentalista”.