Si rinnova anche per questo Natale, com’è ormai tradizione da 26 anni, la sacra rappresentazione promossa dall’associazione De-Sidera (se vuoi conoscerla clicca qui), in piazza Grimoldi, sabato 21 dicembre, con tre momenti: alle 14.15, alle 15.45 e alle 18.15. Un appuntamento identico al passato nella sua sostanza, ma molto diverso, nella forma. È il presidente di De-Sidera Nicola Cappi a spiegarci il perché.

«Il titolo dell’evento di quest’anno sarà “Chi è costui?” che introduce alla domanda vera del Natale: non “cosa è?”, ma “Chi è Costui”? per il quale si accendono nei cuori, anche inconsapevolmente, la gioia e la festa. Quest’anno siamo stati sacrificati dalle restrizioni che ci sono state imposte dalle istituzioni. Proporremo, pertanto, un presepe in forma ridotta, non potendo allestire la rappresentazione con i soliti animali e casette. Ci limiteremo ad una sorta di flashmob, che si ripeterà per tre volte, durante il quale saranno narrate 3 scene intercalate da canti eseguiti dal coro s. Benedetto. Quindi si formerà una processione che porterà, attraverso la piazza del Duomo, in Cattedrale dove Maria, Giuseppe e il Bambino attenderanno tutti coloro che vorranno “andare a vedere chi è Costui”».

«Un ringraziamento in particolare – aggiunge Nicola Cappi – vogliamo rivolgere a mons. Oscar Cantoni vescovo di Como e a mons. Flavio Feroldi che, non avendo noi trovato quest’anno spazio in area pubblica, con entusiasmo ci hanno spalancato le porte del nostro Duomo. Il vescovo parteciperà alla prima delle tre rappresentazioni. 25 saranno i componenti del coro S. Benedetto, 20 le persone che cureranno il servizio d’ordine. Circa 60 le comparse (che si alterneranno su 3 turni). Saremo ridimensionati nella modalità, ma resterà una grande occasione di testimonianza per tutti noi. In fondo possiamo pensare che le casette e gli animali potessero costituire anche una forma di distrazione. In questo modo invece, essendo, di fatto, “spogliati” un po’ di tutto, ci saremo noi, con la nostra umanità e la nostra volontà di testimoniare un avvenimento grande».

«Ci ha colpito molto, in questo senso, ed è stata per noi grande stimolo – conclude il presidente di De-Sidera – la lettera apostolica di papa Francesco “Admirabile signum” (presentata in occasione della visita al santuario del presepe di Greccio il 1° dicembre 2019, ndr): in cui il Santo Padre richiama il mirabile segno del presepe, sostenendone la bella tradizione. Ed ecco che, anziché accampare mille motivi per lamentarci, abbiamo voluto far nostre le sue parole. E siamo contenti di esserci ancora. In forma ridotta, certo. Ma non è questo l’importante: ci siamo per rilanciare la forza di un messaggio. “Rappresentare l’evento della nascita di Gesù – scrive papa Francesco – equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui…” La lettera del Papa è arrivata a dare conforto ad un gesto che sembra piccolo, ma che, in realtà, resta qualcosa di grande, innanzitutto per noi. E che conterrà, come sempre, anche un gesto di carità. Con molta libertà infatti raccoglieremo in piazza dei soldi per sostenere le missioni dell’Avsi (per saperne di più clicca qui) e per altre opere, non ultima anche la nuova missione diocesana in Mozambico».