È la comunità pastorale “Beato G. B. Scalabrini” di Como (che comprende le parrocchie di San Bartolomeo e di San Rocco) a raccogliere, nelle domeniche 7 e 14 giugno, il testimone dal Vescovo monsignor Oscar Cantoni nella celebrazione della Santa Messa domenicale diffusa attraverso la televisione e il web, grazie alla collaborazione fra la Diocesi di Como e l’emittente EspansioneTv.
Ricordiamo che dallo scorso 18 maggio si è tornati a celebrare la Santa Messa in presenza dei fedeli. «E siamo chiamati a riscoprire il grande valore che c’è nell’assemblea che si raduna», è la sottolineatura dell’Ufficio Liturgico diocesano.
Fino al 31 luglio prossimo, però, permane, in Italia, lo stato di emergenza, quindi, per le persone al di sopra dei 70 anni, per chi è cagionevole di salute o per chi è in contatto con soggetti fragili, è possibile vivere la Santa Messa, assolvendo il precetto domenicale, partecipando attraverso i mezzi di comunicazione.
«Anche davanti alla tv, al computer o allo smartphone – è la raccomandazione del medesimo Ufficio – si è parte dell’assemblea liturgica e non ci si deve accontentare di seguire distrattamente, magari mentre si fa altro».
Il servizio della Santa Messa domenicale in tv verrà assicurato nei mesi di giugno e luglio, per riprendere con la solennità di Sant’Abbondio a fine agosto e proseguire nei mesi di settembre e ottobre.
La ripresa, dopo la pausa estiva, è pensata con un’attenzione particolare alle persone anziane o malate che non hanno la possibilità di partecipare in presenza alla Santa Messa.
Domenica 7 e 14 giugno, come detto all’inizio, la liturgia eucaristica delle ore 10.00 sarà trasmessa in diretta da EspansioneTV sul canale 19 del digitale terrestre (più i canali web e social) e sul canale YouTube de “Il Settimanale della diocesi di Como”. A presiedere la Santa Messa sarà il parroco don Gianluigi Bollini, che è anche vicario foraneo della città di Como.
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LA COMUNITA’ PASTORALE INTITOLATA AL BEATO SCALABRINI
La comunità pastorale beato Giovanni Battista Scalabrini è la più numerosa della città di Como. È intitolata al vescovo, beatificato nel 1997 da san Giovanni Paolo II, nativo di Fino Mornasco (Co).
Scalabrini, che ebbe sempre una grande attenzione ai temi della catechesi e dell’evangelizzazione, entrò nel Seminario vescovile di Como nel 1857.
Fu ordinato sacerdote il 30 maggio 1863. Insegnò nel seminario minore già dall’ordinazione sacerdotale e successivamente ne diventò rettore fino al 1870, quando fu nominato parroco della parrocchia di san Bartolomeo a Como. Cinque anni più tardi, nel 1875, fu nominato Vescovo di Piacenza.
Nel 1887 il Vescovo Scalabrini fondò la congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo e, nel 1889, con il mandato a madre Francesca Saverio Cabrini, nacque il ramo femminile delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.
Le due congregazioni scalabriniane ebbero, come carisma, la cura degli emigrati italiani, specialmente di coloro che lasciarono tutto per trasferirsi nelle Americhe. L’intuizione fu il frutto del forte fenomeno migratorio registrato in Italia a fine Ottocento. Nella chiesa di San Bartolomeo si trova un altare laterale dedicato al Beato Scalabrini e nel quale è conservata una reliquia del Vescovo che lì fu parroco per cinque anni.
La chiesa di San Bartolomeo è legata anche a un episodio importantissimo per la città e la diocesi di Como. Dove sorge attualmente la chiesa, infatti, correva il confine fra Como e Milano. La sera del Giovedì Santo 1529 il Crocifisso miracoloso ruppe le catene che impedivano il passaggio della processione. A ricordo di quel fatto un anello della catena è ancora incastonato nelle colonne esterne della chiesa.
Il 21 e il 28 giugno ad accogliere la Santa Messa domenicale sarà la comunità pastorale di Brunate e Civiglio.