Domenica 4 ottobre le ACLI provinciali di Como andranno a congresso. Sarà il loro 27° appuntamento provinciale.
Di seguito la lettera di Emanuele Cantaluppi, presidente delle Acli di Como, che ne illustra il significato.
Sarà un congresso un po’ particolare dovuto al periodo che stiamo vivendo, che richiede ancora molta cautela ed il rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione da contagio da Covid 19. Il congresso è normalmente uno dei momenti più importanti per la partecipazione associativa di dirigenti, soci e amici che hanno fatto un tratto di strada insieme.
Purtroppo il congresso che andiamo a celebrare si svolgerà con una presenza limitata, chi non potrà partecipare lo potrà seguire in streaming sul canale You Tube delle ACLI di Como.
Arriviamo al congresso dopo aver incontrato, ed esserci confrontati, nel rispetto delle norme vigenti, tutte le nostre realtà territoriali (25 circoli) i nostri sevizi (Patronato e Caf) le nostre imprese (le Cooperative sociali).
Si è riflettuto in uno spirito di reciproco ascolto sul cambiamento in atto, a livello personale, sociale e relazionale. Ci si è domandati che ruolo stiamo giocando e possiamo giocare, in prima persona e come associazione, nelle realtà di servizio e con le nostre imprese.
I mesi che abbiamo trascorso ci hanno messo alla prova nella vita personale e associativa, rendendoci consapevoli che dobbiamo essere soggetti di un totale ripensamento personale e di associazione a salvaguardia dei nostri valori originari.
In questo periodo di incertezza e di precarietà occorre costruire una rete di collaborazioni capaci di promuovere il senso comunitario; ricostruire una comunità civile con un atteggiamento di ascolto attento e disponibile per poter essere vicini e condividere il cammino con chi fa più fatica e rischia di stare sempre ai margini della società, affinché si possa contrastare la deriva individualistica.
Mi auguro che nel dibattito congressuale riemerga la necessità rigenerativa per coinvolgere i giovani e la necessità di continuare nell’esperienza fatta con altre associazioni per stimolare dibattiti su tematiche della vita civica ed altro ancora.
Il titolo del congresso:”ACLI 2020, più eguali: viviamo il presente costruiamo il domani” è un titolo impegnativo. Leggendo gli orientamenti Congressuali emergono alcuni punti su cui il Movimento è chiamato a confrontarsi:
– Rinnovare il nostro pensiero e impegno nel sociale;
– Vivere nella attuale società contrastando la disuguaglianza e la povertà;
– Riflettere e poi intraprendere delle azioni concrete sulle interconnessioni ed il necessario riequilibrio su quattro aspetti del vissuto sociale: economia e ambiente, lavoro e sapere, periferia e comunità, politica e democrazia.
– Ascoltare e farsi promotori di nuovi cammini associativi.
Visto che il congresso si svolgerà con una forma ristretta il mio augurio e impegno per un domani, anche vicino, è che ci siano occasioni o meglio che si possano creare occasioni dove potersi confrontare su questi temi per cercare di affrontare il futuro come artefici e non come soggetti che si accodano ad un processo inevitabile.
Mi auguro che il congresso provinciale sia un momento sentito e costruttivo di democrazia e di rilancio della nostra vita associativa.