«Ciao a tutti! Siamo gli ospiti della RSA “Casa Sacro Cuore” di Pianello del Lario, Alto Lago di Como. La nostra età si aggira sui 90 anni e il ricevere una cartolina ci farebbe molto piacere». Inizia con queste parole “l’appello” lanciato nei giorni scorsi, via social network, dagli operatori della RSA gestita dalle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, le suore guanelliane.

Una struttura dalla storia ultracentenaria, fondata dal parroco nel 1872 e che fu amministrata da San Luigi Guanella in persona, negli anni di fine Ottocento durante i quali fu pastore a Pianello del Lario. Qui operò anche la beata Chiara Bosatta, nativa del paesino lariano e fondatrice, insieme alla sorella, del ramo femminile della congregazione guanelliana. Una realtà, quella della “Casa Sacro Cuore”, conosciuta e profondamente amata dal territorio, ma messa alla prova, in questi mesi, dall’isolamento forzato causa Covid-19. «Vedevo troppi occhi tristi e spenti. Giornate troppo noiose. C’era bisogno di qualcosa che risvegliasse gli animi». Così ci risponde Fosca Bettiga, educatrice della RSA, quando le chiediamo il perché di questa iniziativa.

Gli ospiti della Casa sono una cinquantina, età media: 87 anni. «Ricevere una cartolina – aggiunge – mi sembrava un’idea carina, semplice e immediata. Soprattutto la cartolina è un oggetto a cui gli anziani sono affettivamente legati e poteva essere l’occasione per risvegliare ricordi e fare in modo che le persone tornassero a sentirsi parte di un tessuto sociale». «Possiamo chiedervi di riempirci le giornate con qualche messaggio dal mare, dalla montagna, dalla pianura, dalla campagna e farci sentire un po’ meno isolati in questo periodo un po’ particolare per noi? proseguiva il testo dell’appello via social –. Ringraziamo in anticipo chi vorrà dedicarci un attimo del suo tempo e assicuriamo tanti bei pensieri per tutti voi. Un virtuale forte abbraccio».

Potenza della rete, a “Casa Sacro Cuore” sono arrivati oltre 300 messaggi, fra posta elettronica e cartoline vere e proprie. Fosca ha fotocopiato i testi, li ha suddivisi per località e li ha appesi nei corridoi ad altezza adeguata affinché anche i “nonni” in carrozzina potessero leggerli agevolmente. Il successo dell’iniziativa ha suscitato gioia e incredulità, negli ospiti e negli stessi operatori: «proviamo un’emozione bella, per i messaggi ricevuti e per l’attenzione che abbiamo suscitato. Ci aiuta ad affrontare la paura e l’ansia per il contagio». Il pensiero di Fosca corre da Pianello del Lario al resto d’Italia: «noi siamo solo un minuscolo esempio di come lavorano tantissime RSA nel resto del territorio nazionale. Guardo ai miei colleghi e ricordo tutti coloro che si sono e che continuano a prodigarsi per creare situazioni di benessere, per aiutare a mantenere la calma e donare un sorriso». Le cartoline sono sempre bene accette. Chi volesse può scrivere alla RSA in via Calozzo 126, 22010 Pianello del Lario (Co). O inviare una mail a educatori.pianello@gmail.com.