«Purtroppo la situazione in Perù è ancora tragica. Gli ospedali sono al collasso, non si trova ossigeno per ricaricare le bombole, i pazienti muoiono nelle code di attesa e oggi, ciliegina sulla torta, si è dimesso il ministro della sanità».
E’ un racconto duro, drammatico, quello che arriva dal Perù per voce di don Roberto Seregni, missionario fidei donum nella parrocchia di San Pedre de Carabayllo. Il Paese latino americano, tra i più colpiti del continente dal Covid, è nel pieno di una vera e propria seconda ondata che ha portato il numero dei morti a superare la soglia dei 43 mila. Ma a preoccupare sono, soprattutto, le conseguenze indirette della pandemia, sia sul fronte sanitario – con le strutture al collasso e l’impossibilità di accedere alle cure (anche per altre patologie) – che sociale.
«L’economia – spiega don Roberto – è al collasso, le famiglie che sopravvivono grazie a lavori informali sono ridotte alla povertà estrema. Molti pazienti oncologici o con malattie croniche non hanno accesso agli ospedali e si spengono tra l’indignazione e il dolore della famiglia. Proprio stamattina (domenica ndr – nella foto) ho celebrato l’ennesimo funerale domestico per una paziente oncologica che è morta per l’impossibilità di accedere alle cure. Mi affido alle vostre preghiere. Un abbraccio».