«Un grande Santo al quale consegnare la propria esistenza». Con queste parole papa Francesco, il 17 marzo 2021, al termine dell’udienza generale del mercoledì, ha ricordato la solennità di San Giuseppe di venerdì 19 marzo. «Siate saggi come Lui, pronti a comprendere e a mettere in pratica il Vangelo… Nella vita, nel lavoro, nella famiglia, nei momenti di gioia e di dolore San Giuseppe ha costantemente cercato e amato il Signore, meritando l’elogio della Scrittura come uomo giusto e saggio. Invocatelo sempre, specialmente nei momenti difficili che potrete incontrare». Papa Francesco ha fatto riferimento a San Giuseppe in questo anno che il pontefice stesso ha voluto fosse a lui dedicato: dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021 stiamo, infatti, vivendo l’Anno di San Giuseppe, nel 150esimo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Una ricorrenza sottolineata dalla pubblicazione della lettera apostolica “Patris Corde – Con cuore di Padre”, ovvero il modo con cui Giuseppe – lo scrivono i Vangeli – ha amato Gesù. Il Papa, nella lettera apostolica, confida di aver voluto condividere «alcune riflessioni personali su questa figura straordinaria, tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi». Un desiderio cresciuto nei «mesi della pandemia, durante i quali abbiamo potuto sperimentare» quanto le nostre vite siano intessute e sostenute dalle figure più umili e silenziose, proprio come Giuseppe.

Venerdì 19 marzo, alle 10.00, il Vescovo Oscar presiederà la Santa Messa nel santuario di San Giuseppe a Somazzo (Uggiate Trevano). Affiderà a lui la nostra diocesi, in questo tempo di pandemia, con la supplica che qui riportiamo:

Preghiera di affidamento a san Giuseppe

Mite e tenero san Giuseppe,

sapiente e premuroso sposo di Maria,

servo prudente e fedele custode del Figlio suo:

volgi con benevolenza paterna

il tuo sguardo, vigile e discreto,

sulla nostra Chiesa di Como.

Te la affidiamo perché, in questo tempo di pandemia,

noi tutti riconosciamo, attraverso questi drammatici segni,

quello che Dio vuole farci comprendere.

Ti chiediamo, inoltre, di custodire pastori e fedeli

nell’unità e nella concordia,

perché, esercitando ciascuno la propria paternità,

sappiamo intravvedere nel Sinodo diocesano

l’occasione propizia per sognare

un nuovo stile di Chiesa,

a servizio del mondo, in vista dei prossimi anni.

Tu che hai accolto in piena docilità il volere di Dio:

sii vicino a ciascuno di noi con il tuo cuore di padre.

Amen.