Il 28 settembre 1946 moriva il politico comasco Achille Grandi, padre costituente e primo presidente delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani). A 75 anni dalla sua scomparsa le Acli di Como vogliono ricordare il loro fondatore con una cerimonia di deposizione di fiori sulla sua tomba, presso il cimitero monumentale di Como, alla presenza delle autorità cittadine martedì 28 settembre alle ore 11.

Achille Grandi, figlio di operai nato a Como il 1883, conosce fin da bambino le difficoltà della vita operaia quando a soli 11 anni è costretto ad andare a lavorare in una tipografia. Già a 20 anni si distingue come promotore dell’associazionismo sindacale a Como e nel 1905 diventa cofondatore del giornale cattolico “La vita del popolo”, per poi essere eletto consigliere provinciale e comunale nel 1908. Dopo esser rimasto su posizioni neutrali nel corso della Grande Guerra, Grandi è tra i pochi ad opporsi al governo di Mussolini formatosi l’indomani della marcia su Roma. Negli anni ‘20 è segretario della Cil (Confederazione italiana dei lavoratori), progenitrice dell’odierna CGIL, e deputato del Partito popolare, ma l’avanzata del fascismo lo costringe, a 43 anni, ad abbandonare la carriera politica: vive per un decennio nell’instabilità economica gestendo bar e ristoranti a Como e a Milano. Intorno al 1940 Grandi prende parte ai primi incontri clandestini tra i cattolici di Milano. Nel 1942 il gruppo di Milano si incontrerà più volte con il gruppo di Roma di Alcide De Gasperi e da questi incontri nascerà la futura Democrazia cristiana. Al termine del ventennio fascista Achille Grandi riprende la sua attività di sindacalista coprendo per due anni l’incarico di segretario della CGIL e ideando le Acli, di cui diventerà il primo presidente nazionale nel 1944. Tra il 18 luglio e il 27 settembre del 1946 ricopre la carica di vicepresidente dell’Assemblea costituente, l’assemblea che aveva il compito di scrivere una costituzione per la neonata Repubblica Italiana.

Achille Grandi

L’attività di sindacalista, la ferma opposizione al fascismo, l’impegno al servizio della Repubblica tra i padri costituenti, fanno di Achille Grandi una figura centrale per la nostra storia e per il percorso che ha portato all’affermazione della centralità e della dignità del lavoro. Per Emanuele Cantaluppi, Presidente delle Acli di Como « Il tema del lavoro oggi è e deve rimanere all’ordine del giorno del dibattito politico – e continua – la piena cittadinanza si esercita anche con il lavoro, fondamentale strumento di inclusione sociale. Rendere attuale il pensiero di Achille Grandi oggi, significa ricordare quale possa essere la strada giusta».