“Fossero tutti profeti”. Queste parole le abbiamo ascoltate domenica 26 settembre nel testo dell’Antico Testamento (Nm 11,25-29) proclamato durante la S. Messa. Sono le parole pronunciate da Mosè in risposta a coloro che si erano rivolti a lui preoccupati per il fatto che alcuni uomini parlavano in nome di Dio, senza la sua autorizzazione.
Sono una “Parola” che ci introduce e apre al mese missionario che, come ogni anno, inizieremo facendo memoria di Santa Teresina del Bambin Gesù e del Volto Santo patrona, con San Francesco Saverio, delle missioni. Un mese bello, che ha tra i suoi obiettivi principali quello di rinvigorire e sostenere la vocazione- missione di ogni battezzato.
Sono un richiamo al tema proposto da “Missio Italia” (organismo della Conferenza Episcopale Italiana): Testimoni e Profeti, che vuole tracciare il cammino missionario delle nostre comunità lungo tutto l’anno pastorale 2021-2022.
Sono un invito a porci in ascolto dei molti testimoni e profeti dei quali la missione e anche la nostra Chiesa diocesana è ricca. Attraverso di loro, il Signore continua ad accompagnarci, a sostenerci, ad aiutarci a leggere i molti segni di speranza presenti, ad orientare il nostro sguardo per fissarlo con fiducia su tutto ciò che è vita.
Sono un rimando a quanto il nostro vescovo Oscar ha scritto per noi nella sua omelia: “Ascolta il grido” e nelle linee orientative consegnate alla diocesi in occasione della solennità di S. Abbondio. C’è un invito nelle parole del nostro Pastore: quello di essere sempre più una comunità che ascolta il grido di ogni figlio di Dio. In questo ascolto, in questo desiderio sincero di ascoltare la vita, la strada per essere profetici, per essere Chiesa profetica oggi.
Sono la promessa che – prendendo spunto da una frase del messaggio di Papa Francesco, scritto per la prossima Giornata missionaria mondiale – vogliamo consegnare a don Filippo, prete fidei donum della nostra diocesi, che il prossimo 21 ottobre rientrerà in Mozambico: “Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Non è sempre facile essere testimoni ed essere profeti, ma è innanzitutto una chiamata accolta e una scelta di vita: “esserci” per dare una speranza affidabile, per essere “Testimoni e Annunciatori della Misericordia di Dio”.
Sono ciò che vogliamo essere, con la missione nel cuore!
don Alberto Pini
direttore del Centro missionario diocesano
e Vicario per la Pastorale
Don Filippo Macchi pronto a ri-partire: il 21 ottobre il ritorno nella missione in Mozambico