È passato più di un anno da quando un gruppo di volontari, guidati da don Sergio Tettamanti, rettore del Santuario della Madonna del Soccorso ad Ossuccio, ha deciso di ridare vita al Monastero di San Benedetto in Val Perlana, donato alla Diocesi di Como dalla famiglia Botta nel 2020. Don Sergio, animato da un amore sincero per questo luogo di pace, silenzio e storia, è riuscito a riunire un gruppo di volontari che hanno ridato vita al monastero, con i lavori di pulizia e manutenzione, e che sono riusciti ad organizzare un servizio di aperture domenicali, da marzo del 2023.
I visitatori, passati casualmente o venuti appositamente per l’apertura domenicale pubblicizzata nel sito realizzato dai volontari (http://sanbenedettoinvalperlana.it), hanno davvero apprezzato la possibilità di entrare nella chiesa, di visitare la sala capitolare e gli altri locali, di ascoltare la storia del monastero raccontata dagli Amici di San Benedetto. Sono state realizzate anche delle note di sintesi in diverse lingue per facilitare i numerosi stranieri che visitano questo luogo.
Soprattutto ognuno di loro è stato felice di incontrare qualcuno e di trovare quel meraviglioso luogo aperto. Il monastero benedettino, costruito nell’undicesimo secolo, si trova in mezzo al bosco; ci si arriva da Ossuccio o da Lenno dopo almeno un’ora di camminata impegnativa. Per rendere il luogo più accessibile è necessario che il Comune si occupi della manutenzione del sentiero con rifacimento del ponte adiacente al territorio del Monastero, per cui sono stati già da tempo stanziati i fondi.
Molti dei visitatori hanno acquistato il libro “Costruire un sogno”, il cui ricavato viene devoluto alla custodia e alla conservazione del monastero. Si tratta di una raccolta di appunti, piccoli ricordi segnati per non dimenticare. Un cassetto della memoria a testimonianza di vent’anni di vita a San Benedetto in Val Perlana, dello scambio di amicizia tra chi decise di stabilirsi in questa valle meravigliosa e chi contribuì, a diverso titolo, a rendere possibile una permanenza. Nella collaborazione, rinacque un gioiello storico.
Sabato 11 novembre, vera giornata di estate di San Martino, gli Amici di san Benedetto si sono trovati al monastero per fare il bilancio del lavoro fatto e per programmare le attività del futuro, nella speranza che questo luogo di luce rimanga a disposizione della collettività e che ogni passante possa ritrovare, pace, serenità e fraternità.
Il bilancio di quanto fatto è del tutto positivo: le domeniche di apertura hanno riscosso un grande successo; si sono svolti i due sabati tematici, uno sulla meditazione organizzato insieme a “Tavolo interfedi” e con la presenza anche di un monaco buddista, il secondo incontro sulla “Laudato si” attraverso una camminata a tappe dal Santuario del Soccorso al san Benedetto; l’11 luglio, festa di San Benedetto, si è tenuto, dopo la celebrazione della Messa, un concerto per violoncello nell’ambito della rassegna Lac Mus; molti gruppi hanno visitato il monastero in giorni della settimana; i volontari hanno organizzato giornate di lavoro.
Vi sono quindi tutte le premesse perché il sogno continui: nel sito verrà pubblicato il calendario delle aperture e delle giornate a tema. Vorrei dedicare questo sogno, che mi emoziona, all’amico Ginepro, che ha reso possibile tutto ciò.
Se Ginepro non avesse passato 20 anni della sua vita a ristrutturare e a rivitalizzare questo posto magico oggi ci sarebbe ben poco da tutelare e da vivere.
Sonia Botta volontaria di Lenno