Un’intenzione di preghiera per le vittime delle migrazioni in mare. A suggerirla è la Conferenza episcopale italiana in una lettera inviata a tutti i Vescovi, ispirandosi alle parole di papa Francesco negli Angelus del 13 e 20 giugno scorsi. Parole, scrive monsignor Stefano Russo, segretario generale della CEI, che «scuotono le coscienze e chiedono di guardare con lucidità alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mare Nostrum».
«Il Mediterraneo – ha detto il Papa il 13 giugno – è diventato il cimitero più grande d’Europa». Aggiungendo nella domenica successiva (20 giugno): «Apriamo il nostro cuore ai rifugiati; facciamo nostre le loro tristezze e le loro gioie; impariamo dalla loro coraggiosa resilienza!». Secondo l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM), nei primi cinque mesi del 2021 sono morte nel Mediterraneo centrale 632 persone (+200% rispetto allo scorso anno), di cui 173 accertate e 459 disperse. Sono più di quattro al giorno, a cui purtroppo occorre aggiungere le vittime di altre rotte del mare, tra cui quella delle Canarie che ha avuto una tremenda escalation nell’ultimo anno, e i tanti fratelli e sorelle morti lungo il deserto del Sahara, in Libia o nei Balcani.
Di fronte a questo dramma, su impulso della Presidenza della CEI, viene rivolto un invito alle comunità ecclesiali: non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee. La proposta è quella di leggere in tutte le parrocchie una specifica intenzione nella preghiera dei fedeli, domenica 11 luglio, in occasione della festa di san Benedetto, patrono d’Europa: «sarà un modo – sottolinea ancora monsignor Russo – per fare memoria e per esortare ogni cristiano a essere, sull’esempio di san Benedetto, messaggero di pace e maestro di civiltà». Una preghiera che parla di amore, accoglienza, consolazione.
Ecco il testo della preghiera: «Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza. Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto. Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture».