Un anno fa, il 6 febbraio 2023, alle 4.17 del mattino, un terremoto di magnitudo 7,9 si abbatteva sulla zona al confine tra la Turchia e la Siria. Seguivano molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte (7,7) e una ulteriore di magnitudo 6,4 il 21 febbraio. In Turchia si piangono 50mila vittime. 9,1 milioni le persone colpite dagli effetti del sisma, 4 milioni gli sfollati, 214mila gli edifici distrutti o inagibili. In Siria 6mila morti, 8,8 milioni di persone colpite, 350mila sfollati, 28mila edifici distrutti o danneggiati. Il tutto si aggiunge agli effetti di quasi 13 anni di guerra.
L’AIUTO DELLA CARITAS DIOCESANA DI COMO
Fin dalle prime ore del post sisma la Caritas diocesana di Como ha lanciato una colletta che ha permesso di raccogliere 316.476 euro con il coinvolgimento di quasi 700 donatori (tra parrocchie e privati). La quasi totalità di questi fondi (300 mila euro) è già confluita nelle offerte raccolte da Caritas italiana che, al 31 dicembre, erano pari a 13 milioni di euro. Attualmente risultano già spesi 3,4 milioni, mentre i restanti 9,6 milioni comprendono fondi già stanziati ma non ancora rasferiti e fondi che sono destinati a progetti ancora da definire.
Da tenere sempre conto che gli interventi in caso di catastrofi come un terremoto si svolgono sulla base di una progettazione pluriennale e dunque i fondi raccolti vengono messi a disposizione man mano che le progettualità lo richiedono.
Di seguito trovate il dettaglio degli interventi già realizzati
TURCHIA
In Turchia la Caritas nazionale – insieme a Caritas Anatolia e sostenuta da Caritas Istanbul e Izmir – è attiva fin dai primi istanti. La risposta all’emergenza si è inizialmente concentrata sulla distribuzione di aiuti alimentari e di kit igienici e sulla messa a disposizione di alloggi. In seguito l’azione Caritas si è sviluppata puntando al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie sfollate, fornendo gli alloggi temporanei delle attrezzature necessarie, come ventilatori, frigoriferi, stufe a legna ed elettriche. Fino a dicembre 2023 Caritas Turchia aveva distribuito oltre 6.280 pasti, 4.422 pacchi alimentari e 5.201 articoli per l’igiene. 121 famiglie hanno ricevuto materiale scolastico e 221 famiglie sussidi per pagare l’affitto. La Caritas ha distribuito alle popolazioni colpite 1.798 ventilatori, 9.444 pacchi di legna e carbone e 336 apparecchi per il riscaldamento.
In Siria – già duramente provata da quasi 13 anni di guerra – la Caritas nazionale ha subito mobilitato i team degli uffici regionali e nazionali nel soccorso alla popolazione con la distribuzione di beni primari: cibo, acqua potabile e generi di prima necessità (coperte, indumenti pesanti, kit igienici ecc.). La distribuzione è avvenuta in 71 centri di accoglienza comunitari presenti nelle aree interessate dal sisma, in particolare in quelli delle zone di Aleppo e di Lattakia. Sono stati offerti 8.486 pacchi alimentari, 8.736 kit igienici, 2.950 pacchi di acqua potabile, 750 materassi e 10.133 coperte. Molti di questi centri sono stati allestiti dalle parrocchie locali, che hanno accolto gli sfollati. Le famiglie sono state aiutate con circa 10mila interventi.