Mercoledì 14 febbraio inizia il Tempo di Quaresima con il rito dell’imposizione delle Ceneri. «Un gesto – ricorda don Simone Piani, dell’Ufficio diocesano Liturgia – che apre il cammino di conversione verso la Pasqua». Ed è proprio questo uno dei significati dell’imposizione delle Ceneri sul capo dei fedeli: «la cenere – spiega don Piani – esprime la fragilità e la debolezza della natura umana, insieme all’invito a vivere un cammino penitenziale e di conversione».

In tutte le parrocchie della diocesi i fedeli potranno partecipare alla celebrazione del rito dell’imposizione delle Ceneri. Il Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, presiederà il pontificale del Mercoledì delle Ceneri il 14 febbraio, alle 10.00, in Cattedrale a Como. Le offerte raccolte durante la Messa saranno destinate a sostenere i progetti della “Quaresima di Fraternità” del Centro missionario diocesano.

«La Quaresima – ricorda ancora don Piani – è caratterizzata da tre elementi essenziali e determinanti: digiuno, preghiera, carità. Il digiuno fisico aiuta lo spirito ad aprirsi a spazi intensi di preghiera e a rendersi sempre più coscienti che bisogna essere solidali con i fratelli attorno a noi. Sono aspetti che è possibile vivere non solo personalmente, ma anche comunitariamente». Una significativa modalità per vivere la dimensione della carità è l’attenzione alle popolazioni in guerra. La diocesi di Como partecipa alla colletta indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per domenica 18 febbraio (prima di Quaresima), quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa.

Le offerte raccolte nelle parrocchie saranno veicolate dalla Caritas della diocesi di Como. Attraverso Caritas Italiana sarà possibile sostenere una progettazione unitaria di interventi, in coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo. «Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione».

«La Caritas diocesana di Como in accordo con Caritas italiana e su consiglio della CEI si fa promotrice della colletta nazionale per raccogliere fondi a favore della vittime della guerra che, da parecchi mesi, sta colpendo la Terra Santa – ribadisce il direttore di Caritas Como Rossano Breda – . Crediamo che questo sia un momento importante di solidarietà e di attenzione in un tempo liturgico, quello della Quaresima, in cui a ciascuno è chiesto di partecipare sempre più attivamente al cammino della Chiesa. Lo facciamo, al fianco di Caritas italiana, promuovendo e sostenendo l’azione delle nostre parrocchie, nella logica di una Chiesa sinodale, ministeriale e missionaria. Comunità che si facciano carico delle sofferenze di fratelli e sorelle di altre Chiese vittime della violenza. Siamo convinti, oggi più che mai, che non esistano guerre giuste, ma solo guerre che producono vittime fisiche e morali. Il nostro pensiero e la nostra preghiera vanno, dunque, ai più fragili, pensando soprattutto ai civili, alle donne e ai bambini vittime innocenti di quanto sta avvenendo».

È possibile contribuire con donazioni sul Conto della Caritas diocesana di Como
presso Banca Popolare Etica
IT71Q0501810800000017211707
Causale: “Emergenza Terra Santa”