«Gli esercizi da compiere in questo tempo li conosciamo bene: la preghiera, il digiuno e l’elemosina (cfr. Mt 6,1-18). La preghiera per aprirci fiduciosamente a Dio; il digiuno per ricondurre il nostro «io», sempre debordante, entro i giusti confini; l’elemosina per imparare sempre e di nuovo ad aprirci agli altri».
Scrive così il nostro vescovo, cardinal Oscar Cantoni, nel messaggio affidato alla Diocesi per il tempo di Quaresima. Proprio in questo orizzonte si muove il sussidio che il Centro Missionario Diocesano ha proposto alle comunità e alle famiglie dal titolo: “Guarderanno verso colui che hanno trafitto”. Un itinerario scandito dalla Parola di Dio e dalle parole dei missionari, nativi della Diocesi di Como, che si trovano a vivere in tutto il mondo “fino agli estremi confini della terra”.

«Il percorso proposto – spiega don Alberto Pini, vicario per la Pastorale e direttore del Centro missionario diocesano – nasce in continuità con il sussidio di Avvento “Andiamo a vedere…e lasciamoci guardare” e desidera far emergere come, proprio perché guardati dall’amore di un Dio che si è fatto bambino per noi, siamo condotti da Lui, senza distogliere il nostro sguardo da Lui, a saper guardare con amore ad ogni vita, prendendocene cura».

I “CROCIFISSI” DEL NOSTRO TEMPO
Uno sguardo che, come suggerisce il sussidio, è chiamato a posarsi sui “Crocifissi” e sulle piaghe del nostro tempo. Lo facciamo non solo lasciando spazio all’ascolto dei racconti dei missionari, ma anche tramite una vicinanza che diventa concreta nel sostegno ai progetti presentati dal Centro missionario. Stiamo parlando di interventi per un totale di 176 mila euro che potranno essere finanziati solo grazie al sostegno da parte di singoli, famiglie e comunità: trovate il dettaglio nell’opuscolo allegato (clicca qui per scaricarlo)

I PROGETTI
Per semplicità potremmo suddividere i progetti in tre macro-categorie. Ci sono prima di tutto gli interventi a sostegno delle missioni diocesane in Perù e Mozambico. Nell’ottica di cammino di comunione tra Chiese sorelle, anche quest’anno, la Diocesi di Como sosterrà le comunità della Diocesi di Carabayllo e di Nacala dove vivono, rispettivamente, don Roberto Seregni (e dove hanno vissuto fino a pochi anni fa don Ivan Manzoni e don Savio Castelli) e don Filippo Macchi (che sarà presto raggiunto da don Angelo Innocenti).

Gli interventi in Perù, per un valore complessivo di 117.000 coinvolgeranno le parrocchie di San Pedro (borse di studio, medicine e viveri, manutenzione di una cappella), Fatima (assistente sociale, manutenzione locali della comunità e sostegno al Centro medico parrocchiale) e Punte Piedra (borse di studio e sostegno ai più poveri). Sarà inoltre garantito un sostegno al seminario diocesano.

In Mozambico gli interventi riguarderanno soprattutto le attività preparatorie all’arrivo di don Angelo, il sacerdote che sta completando la sua preparazione alla partenza per la missione diocesana. Il valore degli interventi nella parrocchia di Mirrote è di 25 mila euro.

La seconda categoria di progetti è quella riguardante il sostegno alla Diocesi di Maroua-Mokolo nel nord del Camerun. Qui, pur non essendoci più una presenza stabile dei nostri missionari fidei donum, a seguito della chiusura della missione diocesana avvenuta nel 2015, continua il sostegno della Diocesi di Como ai progetti educativi (in particolare le scuole speciali) e sanitari avviati negli anni scorsi. Il costo complessivo che si vorrebbe garantire per quest’anno è di 23 mila euro.

Infine c’è l’ultima categoria che è relativa ai progetti presentati dai missionari nativi della Diocesi di Como o da persone, come il vescovo Giorgio Bertin in contatto con il nostro Centro missionario. Sono previsti interventi in 6 Paesi: Argentina (tramite suor Enza Neri), Filippine (padre Simone Caelli), Mozambico (padre Giorgio Giboli, Laici Comboniani), Cina (Francesca Colombo), Ciad (padre Marco Vailati) e Giubiti (mons. Giorgio Bertin).
Alcuni di questi interventi – come quello a Gibuti o in Mozambico – servono a garantire il sostentamento agli operatori pastorali locali e rappresentano una tipologia di solidarietà che difficilmente troverebbe un sostegno da parte di soggetti non ecclesiali.

Quaresima missionaria: incontri e testimonianze con don Filippo Macchi in Diocesi