Giovedì 11 aprile prende avvio da Lenno (all’Oratorio san Francesco – dalle ore 21.00) il percorso culturale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo (che si svoolgeranno i prossimi 8/9 giugno). L’iniziativa è promossa dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e condiviso da Azione cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Forum Famiglie Como, Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci), Caritas, Compagnia delle Opere (CdO) , Confcooperative, Cisl, Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) e Fondazione Melazzini di Sondrio. Il titolo è: “Europa, un’eredità, una sfida, un progetto”. Tutti gli incontri saranno trasmessi sul canale YouTube del Settimanale.
L’eredità dei padri fondatori (Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schuman) verrà tratteggiata da Gianni Borsa giornalista dell’agenzia SirEuropa e da Paolo Bustaffa già direttore della stessa agenzia. Accanto ai “padri” saranno proposte le testimonianze di alcune delle “madri” che hanno offerto un contributo determinante alla causa europea (Nicole Fontaine. Simone Veil, Louise Weiss). Coordinerà l’incontro Alberto Ratti del Laboratorio Bene Comune, un’iniziativa comasca di giovani in ambito culturale. Clicca qui sotto per il collegamento diretto allo streaming sul canale YouTube del Settimanale:
Anche per i successivi incontri è prevista la partecipazione di giovani che hanno a cuore il futuro di un’unità europea messa a prova da tensioni e sfide interne ed esterne che chiedono scelte fedeli ai valori fondamentali e rispondenti alle odierne esigenze di crescita nella pace, nella giustizia sociale, nella solidarietà. Il percorso che prevede cinque incontri, più uno dopo le elezioni, in diversi luoghi della diocesi esprime la consapevolezza che di fronte alla crisi della partecipazione e della democrazia si debbano intensificare e qualificare il pensiero e l’azione perché un nuovo inizio sia possibile vincendo l’indifferenza e l’astensionismo.
La storia della costruzione europea, scriveva Jacques Delors (presidente del Parlamento europeo dal 1985 al 1994) “non è mai stata un lungo fiume tranquillo”: le questioni economiche e politiche si sono aggravate con il venire meno delle motivazioni culturali e spirituali compromettendo il senso dell’appartenenza europea e dando spazio a sovranismi e nazionalismi. Pur avendo come primo obiettivo la partecipazione al voto europeo dell’8 e del 9 giugno il percorso ha l’ambizione di tenere viva la cura della casa comune europea con il coinvolgimento dei giovani nel progetto di un “Osservatorio Territorio Europa”.