Si è svolta, nella giornata di domenica 2 giugno, la tradizionale Festa della Comunità di Tavernola, particolarmente partecipata quest’anno dai cittadini e dagli abitanti della Parrocchia di Cristo Re, anche perché dedicata all’inaugurazione delle nuove strutture esterne dell’oratorio.
La giornata è iniziata con la 14° edizione della Camminata dell’Arcobaleno, partita dal Centro Sportivo di via Adamello. Un folto gruppo ha partecipato, percorrendo le otto zone pastorali in cui è stato organizzato il Quartiere. La Camminata ha poi lasciato spazio alle premiazioni delle diverse categorie di partecipanti, i bambini della scuola elementare per primi, seguiti dagli studenti delle scuole medie, poi giovani, adulti e persone anziane.
È seguita la Santa Messa alle 11 e, verso le ore 12, l’inaugurazione delle nuove strutture sportive e degli spazi esterni dell’oratorio. Il parroco don Roberto Bartesaghi ha mostrato la sua felicità e gratitudine per la determinazione e il sostegno dei tanti ai quali va il merito di aver finalmente portato a compimento i lavori. Il cammino non è stato facile ma, dopo un anno di progettazione e sei mesi di cantiere, si è raggiunto l’obiettivo. È stato realizzato un campo da calcio in sintetico e un nuovo campo da volley, insieme ad un’area verde con nuove piante per la necessaria zona d’ombra, da utilizzare nei momenti di festa e per accogliere le esigenze di spazi aperti della comunità. Il regolamento per l’utilizzo dei nuovi campi è stato scritto da bambini e adulti insieme, seguendo la nuova modalità della co-gestione. Un grazie particolare, don Roberto, l’ha rivolto alla società DM96 che ha curato la parte tecnica, alle ditte incaricate dei lavori, a Luminhub che ha coordinato la partecipazione del mondo giovanile all’iniziativa, all’Unione Sportiva di Tavernola e alla Fondazione Cariplo che ha partecipato insieme alla Fondazione della Comunità Comasca al progetto oratorio Luogo di Comunità. Un ringraziamento è stato anche speso verso la popolazione, altra finanziatrice dell’iniziativa.
Si è quindi passati all’inaugurazione, con il taglio del nastro da parte della più giovane dei presenti insieme a una mamma e un giovane. I diversi interventi hanno sottolineato i meriti di don Roberto nel coordinare con competenza ogni aspetto del progetto e nel promuovere ogni iniziativa di partecipazione utile al suo sostegno. È seguito un apprezzato pranzo comunitario che si è svolto nel nuovo spazio all’aperto.
La giornata è proseguita nel pomeriggio con la parte più commovente e gioiosa: l’intitolazione dell’area a Bianca, Chiara e Geky, tre giovani scomparsi, che hanno in passato frequentato l’oratorio. Essi sono venuti a mancare repentinamente e, a ciascuno di loro, è stata dedicata una panchina nella zona verde: così si è voluto testimoniare l’affetto e il rimpianto, sicuri però che dall’alto proteggeranno e sosterranno le esperienze, le attività di reciproco aiuto e la crescita nei valori cristiani.
Hanno infine preso la parola i giovani, che hanno raccontato il loro punto di vista: “Ciò che davvero ci spinge sono i sogni e le speranze che danno vita a questo progetto. Immaginiamo un luogo dove i giovani possano incontrarsi, crescere insieme, esprimere la propria creatività e costruire relazioni significative. Un luogo che non sia solo uno spazio fisico, ma un vero e proprio punto di riferimento per la comunità, capace di rispondere alle esigenze attuali e di adattarsi alle sfide di domani. Siamo fiduciosi che entro la fine dell’anno riusciremo a vedere realizzato questo sogno”.