Per l’undicesimo anno consecutivo il 28 marzo 2018 si riaprirà la Giornata Nazionale della Disabilità intellettiva e/o razionale, manifestazione nazionale promossa dall’associazione Anffas Onlus che coglierà l’occasione per  celebrare i suoi 60 anni, sotto la formula “Anffas Open Day”.

Era infatti il 28 marzo 1958 quando Maria Luisa Menegotto, mamma di un bambino con disabilità, insieme ad altri 10 genitori fondava a Roma “… su un angolo di scrivania in un seminterrato” l’associazione, con l’obiettivo di ottenere parità di diritti e inclusione sociale nei confronti delle persone invalide.

“Aprire le porte all’inclusione sociale” sarà proprio il tema fondamentale della giornata nazionale della disabilità, che promuoverà la sensibilizzazione dell’intera società e la riaffermazione dei diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui Diritti dei diversamente abili. Con un totale di 1000 strutture associative sul territorio nazionale, da 60 anni l’organizzazione si prende cura di 30.000 disabili e dei loro familiari e il prossimo 28 marzo aprirà le porte al pubblico con spettacoli, convegni e altre iniziative con la partecipazione diretta di persone con disabilità e delle loro famiglie, dei soci Anffas e di tutti coloro che collaborano per essa. Tanti i traguardi raggiunti dal 1958,  conquiste che hanno contribuito al miglioramento della vita di molte persone, ma tanti ancora gli ostacoli da superare per la completa integrazione in società e per il pieno rispetto dei diritti civili e umani dei portatori di handicap. Nell’anno 2016, in occasione dell’Anffas Open Day,  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale un gruppo di persone con disabilità intellettiva, sottolineando che “il rispetto dell’integrità della persona e il contrasto ad ogni forma di discriminazione fanno crescere la qualità della vita di ciascuno, e questo si riverbera in ogni ambito di attività, compreso quella economica”. L’Anffas nazionale ha deciso di festeggiare il 60esimo anniversario dalla sua fondazione intensificando il lavoro sui temi della famiglia, delle malattie rare, dell’inclusione scolastica e lavorativa e di altri progetti a lei correlati.

Anche l’Anffas di Como parteciperà alle iniziative il giorno 28 marzo, dalle 14.00 alle 18.00, presso il Centro Anziani di San Fermo della Battaglia (via De Cristoforis 2), aprendo una mostra con lo scopo di sottolineare i temi principali dei propri interventi sul territorio. Inoltre saranno presentati gli atti dei convegni tenuti dall’associazione negli anni passati e le pubblicazioni periodiche della Sede Nazionale.

Costituitasi nell’aprile del 1964 con l’apertura di un “Centro recupero per bambini subnormali” a Cassina Rizzardi, nel 1968 l’Anffas di Como istituisce sul territorio un “Laboratorio protetto” che offre possibilità di alfabetizzazione, riabilitazione e mantenimento delle funzionalità motorie. L’organizzazione attiva anche il primo esempio di Centro  Socio Educativo in Italia, che per problemi economici viene poi affidato alla gestione del Comune di Como. Più tardi viene fondato un altro C.S.E. nell’erbese, trasferitosi successivamente nel complesso ospedaliero “Beldosso” di Longone al Segrino. Negli anni seguenti vengono aperte anche una Casa Famiglia, la Comunità Alloggio di “Casa Anffas” di San Fermo e una Casa Alloggio per Vacanze a Casasco Intelvi. Da anni Anffas dispone anche di un Servizio Accoglienza Informazione (SAI?), gestito da un gruppo di volontari  che forniscono gratuitamente informazioni, suggerimenti e consulenze riguardo a disabilità in particolare intellettiva e razionale; il SAI? Si occupa anche di richieste di inserimenti in case famiglia o centri diurni per persone con disabilità intellettive e/o razionali. Gli operatori sono presenti in sede il lunedì e il venerdì dalle 9.00 alle 11.00 (tel. 031 26.61.48 ; e-mail segreteria@anffascomo.it).

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